Ebrei ultraortodossi bloccano autostrada in Israele.

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PROTESTA DEGLI EBREI ULTRAORTODOSSI CONTRO ESCLUSIONE DALLA LEVA MILITARE

Decine di ebrei ultraortodossi hanno bloccato lunedì una autostrada nel centro di Israele, vicino Bnei Brak, per protestare contro l’entrata in vigore della decisione della Corte Suprema israeliana sulla controversa questione delle esenzioni dalla leva militare. La polizia per disperdere i manifestanti ha utilizzato i cannoni ad acqua. La corte ha deciso la settimana scorsa di congelare i finanziamenti ai seminari ebraici i cui studenti non si sono presentati per essere arruolati nell’esercito. Gli ebrei ultra-ortodossi in Israele godono di un sistema di ampie esenzioni dal servizio militare obbligatorio e la questione divide da tempo la nazione.

EFFETTI DELLA DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA

La decisione della Corte Suprema israeliana è stata accolta con grande disagio dalla comunità ultraortodossa, che considera il servizio militare incompatibile con le proprie credenze religiose. Gli ultraortodossi temono che il congelamento dei finanziamenti ai seminari possa mettere a rischio l’istruzione dei propri figli e la sopravvivenza stessa delle istituzioni religiose. La discussione sulla partecipazione degli ultraortodossi alla leva militare è uno dei temi più divisivi in Israele, con posizioni contrapposte all’interno della società.

RESPONSE DEL GOVERNO E DELLA POLIZIA

Il governo israeliano ha espresso comprensione per le preoccupazioni degli ebrei ultraortodossi, ma ha sottolineato l’importanza dell’uguaglianza di fronte alla legge e dell’integrazione dei diversi settori della società israeliana. Il congelamento dei finanziamenti ai seminari è stato descritto come una misura necessaria per garantire che tutti i cittadini israeliani contribuiscano in modo equo alla difesa del paese. La polizia ha dichiarato che utilizzerà tutti i mezzi necessari per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza sulle strade, ma allo stesso tempo rispetterà il diritto alla protesta pacifica.

REAZIONI INTERNAZIONALI

La decisione della Corte Suprema israeliana ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. Alcuni paesi hanno elogiato Israele per il tentativo di riformare il sistema di esenzioni dalla leva militare, mentre altri hanno espresso preoccupazione per il potenziale impatto negativo sulla coesione sociale e sull’unità nazionale. Organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto un dialogo costruttivo tra il governo israeliano e la comunità ultraortodossa al fine di trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti.

CONCLUSIONE

La protesta degli ebrei ultraortodossi contro la decisione della Corte Suprema israeliana sulla questione delle esenzioni dalla leva militare riflette le profonde divisioni all’interno della società israeliana. Mentre il governo cerca di promuovere l’uguaglianza e l’integrazione, la comunità ultraortodossa difende il diritto alla libertà religiosa e alla preservazione delle proprie tradizioni. Il confronto tra questi valori fondamentali continua a definire il dibattito sulla partecipazione degli ultraortodossi al servizio militare e sulla coesione sociale in Israele.

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