DRAGHI ANTEPRIME I CONTENUTI DEL RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ EUROPEA
Il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen aveva chiesto a Mario Draghi di predisporre un rapporto sul futuro della competitività europea. In un evento a La Hulpe, in Belgio, Draghi ha anticipato alcuni contenuti cruciali. Il presupposto alla base delle sue riflessioni è che l’Unione Europea necessita di un cambiamento radicale per adattarsi al mondo attuale, caratterizzato da nuove sfide geopolitiche e climatiche.
LA TRASFORMAZIONE DELL’ECONOMIA EUROPEA
Draghi ha sottolineato l’importanza di raggiungere una trasformazione dell’economia europea, basata su un sistema energetico decarbonizzato, una difesa integrata europea, una produzione domestica nei settori più innovativi e una posizione leader nella produzione tecnologica. È essenziale, quindi, puntare su investimenti privati e avanzare nell’Unione dei mercati dei capitali per garantire una crescita sostenibile e competitiva.
LA MANCANZA DI UNA STRATEGIA INDUSTRIALE EUROPEA
Il presidente Draghi ha evidenziato la mancanza di una strategia industriale europea, sottolineando che l’Europa investe meno degli Stati Uniti e della Cina nel digitale e nelle tecnologie avanzate. L’assenza di un industrial deal europeo e la mancanza di protezione per le industrie tradizionali rischiano di compromettere la competitività del continente.
LA DIFESA E IL COORDINAMENTO DEGLI APPALTI CONGIUNTI
Per quanto riguarda il settore della difesa, Draghi ha sottolineato la necessità di intensificare gli appalti congiunti, aumentare il coordinamento della spesa e ridurre le dipendenze internazionali. L’Europa deve migliorare la sua capacità industriale nel settore della difesa per essere competitiva a livello globale e fronteggiare le sfide della sicurezza.
APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E MINERALI CRITICI
Draghi ha messo in luce l’importanza di garantire la catena di approvvigionamento energetico e dei minerali critici per sostenere le ambizioni climatiche dell’Europa. Propone la creazione di una piattaforma europea dedicata ai minerali critici per favorire gli appalti congiunti, la diversificazione dell’approvvigionamento e la sicurezza energetica del continente.
IL FOCUS SBAGLIATO SULLA COMPETITIVITÀ INTERNA
Draghi ha criticato il focus interno dell’Europa sulla competitività, sottolineando la necessità di guardare anche all’esterno per mantenere una posizione competitiva a livello globale. Propone un nuovo strumento strategico per il coordinamento delle politiche economiche e suggerisce la possibilità di procedere con un sottoinsieme di Stati membri in determinati casi.
IL RINNOVATO PARTENARIATO TRA GLI STATI MEMBRI
Infine, Draghi ha sottolineato la necessità di un rinnovato partenariato tra gli Stati membri per affrontare le sfide globali in modo unitario, simile a quanto fatto dai padri fondatori dell’Unione Europea con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio. Solo attraverso una stretta collaborazione e una visione comune, l’Europa potrà competere efficacemente sul mercato globale.
In conclusione, le anticipazioni del presidente Draghi sul rapporto sulla competitività europea evidenziano la necessità di un cambiamento radicale e di un’azione coordinata e strategica per garantire il futuro e la prosperità dell’Unione Europea.