Decine di capre “al lavoro” per rendere sicuro il pavé della Parigi-Roubaix: un metodo innovativo e efficace.

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PARIGI-ROUBAIX: LE CAPRE SU TROUÉE D’ARENBERG

Decine di capre sono state “scaricate” lungo uno dei settori in pavé più iconici della Parigi-Roubaix di domenica 7 aprile, la Trouée d’Arenberg. Gli ovini percorreranno i 2.3 km di acciottolato con un compito preciso e importantissimo che gli organizzatori stanno praticando dalla scorsa edizione, per rendere la “Regina delle Classiche” ancor più sicura e performante.

IL TRACCIATO DELLA PARIGI-ROUBAIX

Settimana ciclistica che porta direttamente ad un’altra Monumento di Primavera, la Parigi-Roubaix, in programma domenica 7 aprile, la “corsa delle pietre” che tutti i ciclisti sognano di compiere almeno una volta in carriera. Una straordinaria prova di forza e abilità sulle strade del Nord, da Compiègne al mitico velodromo di Roubaix, percorrendo 259,9 chilometri, tra i quali sono previsti 55,7 km di pavé disseminato in 29 tratti. Un tracciato tra i più impegnativi che metterà a dura prova tutti gli iscritti.

LA PRESENZA DELLE CAPRE

Una scena che ha meravigliato tutti, nel vedere decine di capre trasportate e scaricate lungo uno dei tanti tratti in pavé della prossima Paris-Roubaix. Il video è diventato immediatamente virale, con lo stesso account ufficiale dell’organizzazione che si è divertito a postare le inconsuete immagini: “Le capre di Arenberg al lavoro”, cita il post con una serie di filmati divertenti in cui si vedono diversi ovini pascolare serenamente brucando i ciuffi d’erba. Ma perché in vista della Classica Monumento di domenica si stanno utilizzando proprio le capre sul percorso?

LA FUNZIONE DELLE CAPRE

La Parigi-Roubaix è una corsa unica nel calendario ciclistico e per questa edizione 2024, i tratti in pavé saranno i più lunghi degli ultimi trent’anni. Tra i più attesi e spettacolari si deve iniziare dal tradizionale segmento all’uscita del villaggio di Troisvilles. In rapida successione, da sottolineare Quievy, che con i suoi 3700 metri sarà uno dei tratti in pietre più lunghi di tutta la giornata, seguito dal settore di Viesly Briastre e poi il “cuore” della corsa con la mitica Foresta di Arenberg dove si trova uno dei tratti in pavé più iconici: il Trouée d’Arenberg, dove spesso si infiamma la gara.

IL METODO DELLE CAPRE

La “scoperta” è avvenuta nella passata stagione quando gli “Amici della Parigi-Roubaix”, un gruppo di volontari che si impegnano a mantenere i settori acciottolati della Parigi-Roubaix in ottime condizioni, hanno trovato il metodo migliore per rendere il pavé dell’Arenberg meno rischioso per i corridori. Questa operazione faceva parte di un primo progetto, denominato “Les Biquettes de l’Espoir”, cioè “le caprette della speranza”, che si occupa di dare nuove opportunità lavorative a persone in difficoltà sociale.

RISULTATI POSITIVI

Ogni anno, infatti, nei giorni precedenti la corsa viene fatto un tentativo di liberare i ciottoli dalle erbacce potenzialmente scivolose e viscide, ma è sempre una battaglia quasi persa o, almeno, lo è stata finché non hanno deciso di provare proprio con le capre. “Ha funzionato perfettamente bene, e stiamo facendo lo stesso quest’anno”, ha spiegato Fabrice Tiano, addetto stampa dell’ASO, promotore della Parigi-Roubaix e del Tour de France. Così, le capre stanno affrontando i 2,3 chilometri di ciottoli che compongono la famigerata sezione di ciottoli dell’Arenberg sul tratto centrale della Parigi-Roubaix. Il tutto per rendere più sicuro il settore ma senza rovinarne l’aspetto e la struttura, un metodo particolarmente insolito ma che continua ad essere seguito e che garantisce la migliore tenuta dei tratti in pavé, in perfetta linea con la tradizione della Regina delle Classiche.

In conclusione, l’utilizzo delle capre per preservare i tratti in pavé della Parigi-Roubaix si è dimostrato efficace e rispettoso della tradizione della corsa. La presenza degli ovini lungo la Trouée d’Arenberg è diventata ormai una consuetudine e contribuisce a rendere la corsa ancora più affascinante e unica nel suo genere. La combinazione tra tradizione, innovazione e sostenibilità rende la Parigi-Roubaix un evento da non perdere per gli appassionati di ciclismo di tutto il mondo.

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