DE FUSCO A CAPO DEL TEATRO DI ROMA, LA CITTA’ INSORGE: LA POLEMICA
Il sindaco Gualtieri: “Nomina frutto di arroganza istituzionale”. Elly Schlein: “Per la destra la cultura è questione di poltrone”. Federico Mollicone, FdI: “Il Comune è in minoranza”
Il mondo della cultura a Roma è stato scosso dalla nomina di Luigi De Fusco a capo del Teatro di Roma. La decisione ha scatenato una serie di polemiche e aspre critiche da parte di diversi esponenti politici e culturali della città. Il sindaco Gualtieri ha definito la nomina di De Fusco come frutto di arroganza istituzionale, mentre Elly Schlein ha dichiarato che per la destra la cultura è solo una questione di poltrone. Federico Mollicone, esponente di Fratelli d’Italia, ha affermato che il Comune è in minoranza su questa decisione. Una forte presa di posizione che suggerisce come l’ascesa di De Fusco possa avere ripercussioni molto oltre il mondo teatrale.
IL SINDACO GUALTIERI CRITICA LA NOMINA
Il sindaco Gualtieri ha espresso il suo dissenso rispetto alla nomina di De Fusco a capo del Teatro di Roma dichiarando che si tratta di un evidente frutto di arroganza istituzionale. Secondo il sindaco, la scelta non tiene conto delle reali esigenze del tessuto culturale romano e risulta essere un’azione unilaterale che non tiene conto delle istanze della comunità artistica. Gualtieri ha sottolineato la necessità di un confronto aperto e democratico in tema di nomine culturali e ha annunciato la volontà di intraprendere azioni concrete per ribadire l’importanza della partecipazione e della trasparenza in tali decisioni.
ELLY SCHLEIN CRITICA LA DEST