ARRIVA L’OBLIGO DI SPALMARE I CREDITI DEL SUPERBONUS IN 10 ANNI
Lo ha indicato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti dopo aver partecipato ai lavori della commissione Finanze del Senato sul decreto Superbonus. A chi gli chiedeva della possibilità di spalmare i crediti su 10 anni anziché su 4-5, il ministro ha detto che “non sarà una possibilità ma un obbligo”.
LA MISURA CONTENUTA IN UN EMENDAMENTO AL DECRETO
La misura sarà contenuta in un emendamento al decreto a cui sta lavorando il Mef. L’effetto sarebbe quello di avere un beneficio sui conti pubblici in termini di cassa, e quindi sul debito. Il ministro ha poi sottolineato che “Il governo si assume la responsabilità di presentare il suo emendamento. Gli emendamenti parlamentari, come avvenuto in passato, di ampliamento delle deroghe non saranno presi in considerazione”. Dunque nessun ampliamento delle deroghe per sconto in fattura o cessione del credito riferiti al superbonus.
POSSIBILITÀ DI FERMARE ANTICIPATAMENTE LA MISURA
Sulla possibilità di fermare anticipatamente la misura del superbonus, come ha indicato recentemente Bankitalia, Giorgetti, rispondendo ai giornalisti a margine del suo intervento in Commissione, ha precisato: “Sarebbe stata gradita se l’indicazione fosse stata fatta prima, magari nel 2021, nel 2022 o nel 2023. Arriva nel 2024, quando il governo esattamente sta procedendo a fare questo”.
IL GOVERNO E GLI EFFETTI DEL SUPERBONUS
Il ministro ha sostenuto che per il governo era impossibile arginare prima gli effetti del superbonus. “Esistono i diritti acquisiti, c’è la Costituzione, c’è il principio in base al quale chi ha iniziato un lavoro nel 2021 ha diritto di finirlo nel 2023 e presentare le fatture nel 2023. E’ evidente – ha aggiunto – che quando noi siamo intervenuti, fortunatamente a porre una diga, la valanga era già partita e quando la valanga arriva giù produce disastri. Quando siamo arrivati al governo era ottobre 2022, ci hanno avvisato che stava arrivando la valanga e abbiamo fatto quello che potevano fare” ha concluso il ministro facendo l’esempio del Vajont.
In conclusione, l’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus in 10 anni sarà una realtà e il governo si prepara a presentare l’emendamento per attuare questa misura. La decisione di non ampliare le deroghe, come sconto in fattura o cessione del credito, rappresenta una scelta chiara dell’esecutivo per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche. Resta da vedere come questa decisione influenzerà gli attuali beneficiari del Superbonus e qual è il reale impatto sul debito pubblico.