Rubano 230mila euro destinati alle cure del figlio disabile per pagarsi uno “stile di vita stravagante”
Rebecca e Simon Toloui, una coppia inglese di 62 e 68 anni, è stata condannata a due anni (pena sospesa) per aver lucrato sul figlio disabile: avevano creato una finta azienda che avrebbe dovuto fornire assistenza al giovane. In realtà quei soldi (oltre 200mila sterline) sono stati intascati da loro due per ben 5 anni.
L’orrore di questa vicenda ha scosso l’Inghilterra e l’opinione pubblica mondiale. I Toloui, una coppia di età avanzata, avrebbe dovuto prendersi cura del proprio figlio disabile invece di sfruttare la sua condizione per arricchirsi. La cosa più triste è che quei 230mila euro rubati erano destinati alle cure e all’assistenza del giovane.
La truffa è stata scoperta grazie a un’indagine approfondita da parte delle autorità competenti. Dopo aver ricevuto segnalazioni da parte di vicini di casa preoccupati per la salute e le condizioni di vita del ragazzo disabile, le autorità hanno avviato un’indagine che ha portato alla luce la truffa perpetrata dai genitori.
Rebecca e Simon Toloui avevano creato una società fittizia che avrebbe dovuto fornire servizi di assistenza e cure al figlio disabile. In realtà, non c’era alcuna attività dietro quella società, ma solo un meccanismo per intascare i soldi destinati al giovane.
Gli inquirenti hanno scoperto che i genitori avevano utilizzato i soldi rubati per vivere uno “stile di vita stravagante”, comprando beni di lusso e frequentando locali esclusivi. Nel frattempo, il figlio disabile non riceveva le cure e l’assistenza di cui aveva bisogno.
La sentenza emessa nei confronti dei Toloui è stata di due anni di carcere con pena sospesa. Una decisione che ha scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica, che chiedeva una condanna più severa per una coppia che ha tradito la fiducia della società e abusato della condizione di vulnerabilità del proprio figlio.
Il caso dei Toloui pone in evidenza la necessità di maggiore controllo e monitoraggio sulle famiglie che hanno figli disabili, per evitare che situazioni simili possano ripetersi. È importante che le autorità competenti siano in grado di intervenire tempestivamente in situazioni di abuso e sfruttamento nei confronti delle persone più fragili della società.
L’epilogo di questa vicenda lascia l’amaro in bocca, ma speriamo che possa servire da monito per evitare che simili casi di abuso e sfruttamento possano verificarsi in futuro. È importante che ci sia una maggiore sensibilizzazione e tutela per le persone con disabilità, affinché non siano vittime di individui senza scrupoli che vogliono trarre profitto dalla loro condizione.