Un voto è stato posto dalla Cina e dalla Russia
Stati Uniti hanno presentato la proposta di risoluzione all’ONU
Esito negativo per la proposta degli USA
Duro attacco della rappresentante USA alla Russia e alla Cina
Veto da parte di Cina e Russia: motivazioni e polemiche
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha vissuto un momento di tensione con il veto della Cina e della Russia sulla proposta di risoluzione presentata dagli Stati Uniti riguardante il cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. La bozza di risoluzione ha ottenuto 11 voti favorevoli, ma è stata bloccata dai due veti dei due Paesi.
La rappresentante degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Linda Thomas-Greenfield, ha espresso forte disappunto per l’atteggiamento di Russia e Cina, definendo il veto come un ostacolo al progresso. Thomas-Greenfield ha sottolineato la mancanza di volontà di Mosca e Pechino nel condannare Hamas e nel partecipare attivamente a una soluzione diplomatica per il conflitto tra Israele e Palestina.
La proposta di risoluzione presentata dagli Stati Uniti era stata vista come un passo importante per una possibile tregua nel conflitto in corso in Medio Oriente. Tuttavia, il veto di Cina e Russia ha bloccato il processo, suscitando polemiche e accusando i due Paesi di motivazioni politicizzate.
Prima del voto all’ONU, gli Stati Uniti avevano già posto il veto tre volte su risoluzioni simili, segnando un trend di disaccordo tra le maggiori potenze mondiali riguardo alla questione middle-eastern.
La tensione nel Consiglio di Sicurezza e le polemiche generate dal veto di Cina e Russia hanno evidenziato le divergenze geopolitiche e diplomatiche esistenti nell’arena internazionale. La mancanza di unità nel trovare una soluzione pacifica e condivisa per il conflitto israelo-palestinese rimane una sfida per la comunità internazionale.
Il veto di Cina e Russia rappresenta un chiaro segnale della complessità e delle difficoltà nel gestire una crisi delicata e profonda come quella in corso tra Israele e Palestina. Le conseguenze di questa decisione potrebbero avere ripercussioni significative sulle dinamiche geopolitiche globali e sulle prospettive di pace nella regione.
