Condannata in Russia per orecchini arcobaleno: caso di “simboli estremisti” e repressione LGBTQ+

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RUSSIA, CONDANNATA A 5 GIORNI PER “OSTENTAZIONE DI SIMBOLI ESTREMISTI”

Il caso che ha scosso l’opinione pubblica russa arriva da Nizhny Novgorod, dove una giovane donna è stata condannata a 5 giorni di carcere per il reato di “ostentazione di simboli estremisti”. La denuncia è stata presentata dall’associazione Egida e ha suscitato molte polemiche nel paese.

ARRESTO IN UN BAR

La ragazza, identificata come Anastasia Yershova nei documenti del tribunale, si trovava in un bar in compagnia di un’amica quando è stata avvicinata da un gruppo di persone aggressive. Secondo quanto dichiarato da Egida, alcuni agenti delle forze dell’ordine incaricati di combattere l'”estremismo” hanno arrestato la donna dopo che un gruppo di “persone aggressive” si era avvicinato a lei e alla sua amica in un bar locale per poi filmarle con il telefonino.

ACCUSATA DI INDOSSARE SIMBOLI ESTREMISTI

Il video condiviso da alcuni blogger ultraconservatori russi mostra un uomo non identificato che minaccia di consegnare le due donne alla polizia perché indossavano una spilla con la bandiera ucraina e orecchini arcobaleno. Secondo l’associazione Egida, durante il processo è emerso che gli orecchini indossati dalla ragazza avevano la forma di una rana con l’immagine di un arcobaleno di 7 colori, considerato un simbolo estremista dalle autorità russe.

SENTENZA INASPETTATA

La ragazza è stata interrogata dalla polizia e poi portata davanti a un giudice, che ha citato la sentenza della Corte Suprema Russa del novembre precedente quando ha ordinato l’arresto. Il legale difensore della donna ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dall’esito del processo, dichiarando “Eravamo fiduciosi che avremmo vinto la causa in tribunale, ma si è rivelata una decisione inaspettata”.

POLEMICHE NEL PAESE

Questa sentenza giunge a distanza di sole 24 ore dal processo nei confronti di un fotografo nella città di Saratov, il primo caso in Russia legato all’esposizione pubblica di un simbolo LGBT. Dopo queste recenti controversie, molti attivisti e esponenti della comunità nel mirino del governo russo hanno dichiarato di avere paura.

LE REAZIONI ALLA SENTENZA

La sentenza ha scatenato vive polemiche nel paese, con molte persone che hanno manifestato il loro dissenso davanti al tribunale di Nizhny Novgorod. In molti hanno espresso solidarietà nei confronti della ragazza condannata, sottolineando il carattere assurdo delle accuse mossegli.

IL CLIMA POLIZIESCO IN RUSSIA

Le recenti vicende hanno sollevato nuovamente il tema dei diritti delle minoranze e della libertà di espressione in Russia, un paese in cui il clima poliziesco sembra essere sempre più preoccupante. L’arresto di persone per il semplice indosso di simboli considerati “estremisti” ha scatenato un dibattito acceso sulle limitazioni alla libertà personale nel paese e sulla deriva autoritaria delle istituzioni.

CONCLUSIONE

Il caso della ragazza condannata per “ostentazione di simboli estremisti” ha evidenziato una volta di più le crescenti tensioni legate alla libertà di espressione e ai diritti delle minoranze in Russia, sollevando domande importanti sulla deriva autoritaria del paese. La sentenza ha suscitato indignazione e preoccupazione e ha spinto molti a riflettere sul futuro delle libertà civili in Russia.

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