OMICIDIO A SAN GIOVANNI IN PERSICETO: LA TRAGEDIA TRA DUE COINQUILINI
La cittadina di San Giovanni in Persiceto è stata scossa da una terribile tragedia avvenuta il giorno della vigilia di Capodanno. Andrea Beluzzi, un disoccupato di 54 anni, è stato trovato senza vita nel suo appartamento, vittima di almeno tre coltellate al petto. A compiere questo gesto estremo sarebbe stato il suo coinquilino Francesco Ferioli, un veterinario disoccupato di 48 anni, che è stato fermato e accusato di omicidio volontario. La notizia ha sconvolto la comunità locale e ha sollevato interrogativi su cosa abbia portato a questa tragica fine tra due persone che dovevano essere unite dalla solidarietà e dal supporto reciproco.
LA DINAMICA DEL CRIMINE
Secondo la ricostruzione degli eventi, Ferioli avrebbe allertato le forze dell’ordine dopo aver commesso l’omicidio. I due uomini, entrambi con un passato matrimoniale fallito alle spalle, erano diventati coinquilini meno di due mesi prima, come parte di un progetto di coabitazione dei servizi sociali. L’obiettivo era quello di sostenersi a vicenda, nonostante le difficoltà economiche, e tentare di ripartire da zero. Tuttavia, questo progetto apparentemente costruttivo ha avuto un epilogo tragico con la morte violenta di Beluzzi.
FERIOLI CONFESSA: “LUI ERA CATTIVO CON ME”
Dopo essere stato fermato, Ferioli avrebbe confessato agli inquirenti di aver ucciso Beluzzi, dichiarando: “Lui era cattivo con me”. Secondo Ferioli, la convivenza con Beluzzi era segnata da frequenti liti e discussioni per motivi futili. Tuttavia, questa versione dei fatti è ancora da verificare e il 48enne si è avvalso della facoltà di non rispondere durante il secondo interrogatorio. Inoltre, l’arma del delitto non è stata ancora trovata, sebbene siano stati sequestrati diversi coltelli da cucina nell’appartamento.
LA REAZIONE DEL SINDACO E DELLA COMUNITÀ LOCALE
La tragedia ha scosso profondamente la comunità di San Giovanni in Persiceto, lasciando tutti attoniti di fronte a un gesto così estremo compiuto in un contesto apparentemente sereno. Il sindaco Lorenzo Pellegatti ha espresso il proprio sconcerto e tristezza per quanto accaduto, sottolineando che Beluzzi e Ferioli sembravano aver instaurato un rapporto di coabitazione positivo, senza alcun segnale preoccupante emerso dalle ultime visite dei servizi sociali. Al contrario, entrambi sembravano mostrare la volontà di recuperare la propria autonomia e di ricominciare da zero, ed erano visti come un esempio positivo per il sostegno reciproco dimostrato. Tuttavia, la realtà ha mostrato un lato oscuro e inaspettato che ha portato alla perdita di una vita umana.
CONCLUSIONE
La tragedia di San Giovanni in Persiceto ha suscitato dolore e sconcerto in una comunità che non si aspettava un simile epilogo in una situazione di coabitazione voluta per sostenere persone in difficoltà. Il destino di Andrea Beluzzi dimostra come i rapporti tra le persone possano degenerare in modo inaspettato, portando a conseguenze irreparabili. Ora spetterà ai tribunali fare chiarezza su questo terribile evento e cercare di dare una risposta alle tante domande che la comunità si pone di fronte a questa tragica vicenda.