Cina: cannoni ad acqua contro Guardia Costiera Filippine.

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LE TENSIONI NELLE ACQUE VICINO A BAJO DE MASINLOC

Ancora tensioni tra Cina e Filippine in un’area contesa del Mar cinese meridionale. La Guardia costiera cinese ha annunciato di avere espulso una nave della Guardia costiera delle Filippine e un’altra imbarcazione dalle acque adiacenti all’atollo di Scarborough, senza fornire ulteriori dettagli. Dal canto suo Manila ha denunciato che le navi cinesi hanno usato cannoni ad acqua contro 2 sue imbarcazioni danneggiandone una: “Questo danno è la prova della forte pressione dell’acqua usata dalla Guardia Costiera cinese per molestare le navi filippine”, ha dichiarato un portavoce della Guardia costiera filippina, Jay Tarriela, denunciando su X che la Guardia costiera cinese “ha nuovamente installato una barriera galleggiante di 380 metri che copre l’intero ingresso della secca, limitando di fatto l’accesso all’area”.

IL CONTESTATO MAR CINESE MERIDIONALE

Il Mar cinese meridionale è una delle rotte marittime più importanti al mondo, attraversata ogni anno da migliaia di navi commerciali. Tuttavia, le sue acque sono oggetto di dispute territoriali tra diversi paesi della regione, tra cui Cina e Filippine. La questione delle isole e degli atolli contesi ha generato frequenti tensioni nell’area, con episodi di scontri tra le guardie costiere dei paesi coinvolti.

LE REAZIONI DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l’escalation delle tensioni nel Mar cinese meridionale. Gli Stati Uniti hanno dichiarato il loro sostegno alle Filippine e alle altre nazioni coinvolte nel conflitto, sostenendo il rispetto del diritto internazionale e della libertà di navigazione nelle acque internazionali. Anche l’Unione Europea ha espresso preoccupazione per la situazione e ha chiesto un dialogo pacifico per risolvere le controversie territoriali nell’area.

LA RISPOSTA DELLA CINA

La Cina ha respinto le accuse delle Filippine, sostenendo di avere il diritto sovrano sulle acque contestate e di agire nel rispetto delle leggi internazionali. Il governo cinese ha difeso l’uso dei cannoni ad acqua come misura di dissuasione contro le imbarcazioni straniere che violano le sue acque territoriali. Tuttavia, le azioni della Guardia costiera cinese hanno sollevato preoccupazioni sulla possibilità di un’escalation militare nell’area.

LE IMPLICAZIONI PER LA SICUREZZA REGIONALE

Le tensioni nel Mar cinese meridionale hanno conseguenze sulla sicurezza regionale e sulla stabilità geopolitica dell’Asia orientale. Il rischio di incidenti marittimi e scontri tra navi militari aumenta con l’inasprirsi del conflitto tra Cina e Filippine, mettendo a rischio la pace e la sicurezza nella regione. È quindi fondamentale trovare una soluzione diplomatica alla disputa territoriale per evitare una crisi più grave.

CONCLUSIONE

Le tensioni nelle acque vicino a Bajo De Masinloc rappresentano un campanello d’allarme per la comunità internazionale, che deve agire con determinazione per evitare una escalation del conflitto nel Mar cinese meridionale. Il rispetto del diritto internazionale e il dialogo pacifico tra le parti coinvolte sono fondamentali per garantire la pace e la sicurezza nella regione. È importante che Cina e Filippine trovino una soluzione diplomatica alla disputa territoriale, evitando azioni unilaterali che possano mettere a rischio la stabilità dell’intera regione.

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