CESSATE IL FUOCO TRA HAMAS E ISRAELE PER EVITARE ESCALAZIONE IN MEDIO ORIENTE: L’ANALISI DELL’ESPETO
L’intervista di Luigi Narbone, Direttore della Mediterranean Platform alla Luiss School of Government, sulla situazione in Medio Oriente:
DAL CONFLITTO TRA HAMAS E ISRAELE AI RISCHI NEL MAR ROSSO
Il Dr. Narbone ha fatto con Fanpage.it il punto della situazione in Medio Oriente, dove la guerra tra Hamas e Israele è solo una parte di un quadro strategico più ampio che coinvolge anche lo Yemen con gli Houthi, il Libano, l’Iran e l’Iraq. Questo quadro complessivo ha subito un deterioramento negli ultimi tempi, aumentando il rischio di una escalation in tutta la regione.
IL DETERIORAMENTO DEL QUADRO STRATEGICO IN TUTTA LA REGIONE
Narbone spiega che negli ultimi due settimane si è assistito a un peggioramento complessivo della situazione in Medio Oriente. Dall’aumento dei confronti al confine con il Libano alla questione del Mar Rosso, dove gli Houthi hanno mostrato una volontà di continuare con un’escalation e colpire la navigazione che passa attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb, non sembra esserci alcuna riduzione di questa volontà. La situazione coinvolge anche l’Iraq e l’Iran, con Teheran che sembra fino ad ora non voler essere coinvolto in un confronto militare con gli USA e Israele.
LE TENEBRE DELLA GUERRA E I RISCHI PER L’ECONOMIA MONDIALE
Il Direttore della Mediterranean Platform sottolinea che la guerra a Gaza ha causato numerose vittime civili, alimentando ulteriormente la tensione. Le operazioni di USA e Gran Bretagna nello Yemen non fanno altro che aggravare la situazione, con il rischio di una ripresa della guerra civile. Inoltre, l’impatto sulla navigazione nel canale di Suez potrebbe avere ripercussioni importanti sull’economia mondiale, con rischi per l’inflazione che sembrava essere sotto controllo.
LA NECESSITÀ DI UN PROCESSO DI DE-ESCALATION
Narbone sottolinea l’importanza di aprire canali di dialogo per procedere a un processo di de-escalation. Il cesate il fuoco potrebbe portare ad una riduzione della tensione e prevenire una graduale espansione del conflitto. È importante che la comunità internazionale si impegni in questo senso, cercando di spingere verso una riduzione dell’impatto delle operazioni militari di Israele a Gaza.
GLI ATTORI CHE POTREBBERO GIOCARE UN RUOLO CHIAVE
Secondo Narbone, diversi attori nella regione hanno un interesse a ristabilire la stabilità e ridurre la tensione, compresi i paesi del Golfo come Arabia Saudita e Qatar. Quest’ultimo è stato importante in diverse mediazioni e potrebbe svolgere un ruolo chiave anche in futuro. La normalizzazione dei rapporti tra i paesi del Golfo e l’Iran ha contribuito a mantenere la tensione sotto controllo. Tuttavia, esistono anche dinamiche non statali che potrebbero influire sul quadro generale, con il rischio di una escalation incontrollata.
CONCLUSIONE
La situazione in Medio Oriente è estremamente complessa e richiede un intervento immediato per prevenire una escalation che potrebbe portare a conseguenze disastrose per l’intera regione. Gli sforzi per promuovere una de-escalation e aprire canali di dialogo sono cruciali per evitare un ulteriore peggioramento della situazione. La comunità internazionale deve collaborare e agire con determinazione per fermare la spirale di violenza e garantire la pace e la stabilità in Medio Oriente.