OMICIDIO GIULIA CECCHETTIN
Gino Cecchettin, ospite della redazione romana di Fanpage.it, racconta la genesi del libro “Cara Giulia” dedicato alla figlia uccisa a novembre 2023 dall’ex fidanzato.
LA RISPOSTA AL FEMMINICIDIO
“Domenica 19 novembre ho deciso di concludere la mia relazione durata 6 anni, dopo un episodio di violenza fisica, a seguito di 6 anni di violenza psicologica. La storia di Giulia mi ha dato il coraggio per alzarmi e prendere finalmente la decisione più difficile della mia vita, concludere questa relazione. Per una volta nella mia vita, ho scelto me”. Questa è solo una delle numerose testimonianze arrivate alla redazione di Fanpage.it dopo la morte di Giulia Cecchettin.
UN “SPORTELLO D’ASCOLTO”
Pochi giorni dopo il suo femminicidio infatti abbiamo lanciato una sorta di “sportello d’ascolto” riprendendo le parole di Elena e l’appello a “fare rumore”. Chi voleva poteva scriverci la sua esperienza e sono arrivate tantissime mail che abbiamo poi selezionato e pubblicato nei mesi scorsi. Sono storie di donne più o meno giovani che hanno trovato il coraggio di allontanare persone violente grazie alla storia di Giulia o altre che hanno voluto raccontare la loro passata storia di relazione tossica. Abbiamo fatto leggere alcune di queste lettere a Gino Cecchettin, padre di Giulia, che le ha poi commentate in questo modo: “Queste parole testimoniano quello che Giulia sta facendo con il suo carattere e la sua storia. Quando Giulia è stata uccisa ho capito subito che era diventata di tutti”.
IL LIBRO DI GINO CECCHETTIN PER LA FIGLIA GIULIA
Il volume dal titolo “Cara Giulia”, uscito il 5 marzo e scritto insieme a Marco Franzoso, ripercorre la tragica vicenda che ha sconvolto l’Italia intera ma non si sofferma solo sul caso di cronaca. Nel libro infatti troviamo le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio e ha deciso di pubblicare una sorta di lunga lettera rivolta alla figlia che non c’è più. Ma anche un messaggio forte da mandare ai genitori e alle donne che si trovano all’interno di una relazione tossica e potenzialmente pericolosa.
GINO CECCHETTIN A FANPAGE.IT: “LEI ERA LA BELLEZZA PURA”
Gino Cecchettin, ospite della redazione romana di Fanpage.it ha ripercorso alcuni passaggi del libro e spiegato qual è stata la spinta che l’ha portato a scriverlo. “Ho capito subito che Giulia era diventata di tutti – ha spiegato Gino – e che la sua storia andava raccontata per renderla un esempio”. “Fin dai primi momenti ho deciso di non concentrarmi sull’aspetto più nero e più violento della faccenda. Sapevo che se mi fossi fatto travolgere dall’ira non sarei stato più lucido e quindi ho raccolto tutti i miei pensieri intorno a mia figlia lasciando fuori tutto il resto”. Gino Cecchettin spiega così la scelta di non nominare mai nel suo libro il carnefice di sua figlia, l’ex fidanzato Filippo Turetta. “Ho imparato tante cose da Giulia in questi mesi e anche da Elena – continua ancora durante l’intervista – ad esempio il valore della bellezza, dell’essere al servizio degli altri e di allontanare sentimenti di odio di cattiveria, concentrandomi solo su qualcosa che ti può dare di più”.
LA FONDAZIONE
Il libro, pubblicato da Rizzoli, rappresenta un primo passo di un progetto molto più ambio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Il papà di Giulia sta infatti lavorando per creare una Fondazione in nome della figlia. I proventi netti di Gino Cecchettin derivanti dai diritti d’autore del libro serviranno infatti per sostenere questo progetto e per aiutare le associazioni del territorio che si occupano di violenza. “Sarà una Fondazione inclusiva perciò ci stiamo prendendo il tempo per fare le cose fatte bene – spiega Gino Cecchettin – dovrebbe avvenire la costituzione tra la fine dell’estate l’inizio dell’autunno”.