IL CASO DI ILARIA SALIS: UNA MOBILITAZIONE PER LA GIUSTIZIA
La candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee non è solo un atto di disperata necessità per cercare di risolvere la sua situazione personale, ma è anche un gesto di grande coraggio e determinazione per contribuire a disegnare un’Europa in cui i diritti fondamentali non possono essere cancellati. Questo è quanto è emerso durante la conferenza stampa organizzata da Nicola Fratoianni insieme ad Angelo Bonelli e Roberto Salis, padre della donna italiana detenuta in Ungheria.
UNA BATTAGLIA PER ILLO STATO DI DIRITTO
Roberto Salis, visibilmente commosso, ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto da Alleanza Verdi-Sinistra e ha sottolineato l’importanza di difendere il diritto alla libertà di espressione, anche quando si è in disaccordo con le idee altrui. Ha denunciato le condizioni inumane in cui si trova sua figlia, sottoposta a una detenzione carceraria che supera persino i limiti del 41-bis in Italia. “È una battaglia per lo stato di diritto”, ha dichiarato con fermezza.
LA CRISI DEI DIRITTI UMANI IN UNGHERIA
Angelo Bonelli ha evidenziato il grave problema della violazione sistematica dei diritti umani e dello stato di diritto in Ungheria, sottolineando il ruolo centrale di Viktor Orban nella politicizzazione del caso di Ilaria Salis. Per Alleanza Verdi-Sinistra, questa è una battaglia contro la barbarie che minaccia i valori fondanti dell’Europa e che deve essere affrontata con determinazione.
IL GESTO DI ILARIA SALIS: UNA SPERANZA PER TUTTI
Nella lettera letta durante la conferenza stampa, Ilaria Salis ha manifestato la sua gratitudine per il sostegno ricevuto e ha spiegato le motivazioni dietro la sua candidatura alle elezioni europee. Non intende sottrarsi al procedimento giudiziario a cui è sottoposta, ma vuole difendersi nel rispetto dei suoi diritti fondamentali e contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ingiustizie presenti in diversi paesi d’Europa. La sua decisione di accettare la candidatura è un atto di solidarietà verso tutte le persone che si trovano nella sua stessa situazione e dimostra il suo impegno per la tutela dei diritti umani.
In conclusione, la candidatura di Ilaria Salis non è solo un gesto di coraggio personale, ma anche un’opportunità per mettere in luce le gravi violazioni dei diritti umani che ancora persistono in Europa. La sua battaglia per lo stato di diritto e per la difesa dei valori fondanti dell’Europa merita il sostegno e la solidarietà di tutti coloro che credono nella giustizia e nella dignità umana.