APERTURA CONTRASTATA PER WALL STREET
In quest’ultima seduta della settimana, Wall Street ha aperto in modo contrastato, con il Dow poco sopra la parità e il Nasdaq sotto a -0,5%. Nel caso in cui l’indice tecnologico dovesse confermare la tendenza negativa, sarebbe la quinta seduta di fila in perdita.
TENSIONI NEL MERCATO DEL PETROLIO
Sotto i riflettori c’è l’attacco notturno all’Iran, che ha inizialmente portato ad un rialzo del prezzo del petrolio del 3%, con il barile che ha superato i 90 dollari. Tuttavia, con il passare delle ore la tensione si è allentata e il prezzo del greggio è ora sceso a meno di 87 dollari, inferiore ai livelli di ieri.
PREOCCUPAZIONE PER IL GAS NATURALE
Anche il mercato del gas naturale è stato influenzato dalle tensioni legate all’Iran, con il timore di una possibile chiusura dello stretto di Hormuz, da cui transita il 20% del gas naturale liquefatto mondiale. Questa preoccupazione ha portato il prezzo del gas a superare i 33 euro al megawattora stamattina, il massimo da gennaio, ma ora è in lieve calo a 31 euro.
RIPRESA PER LE BORSE EUROPEE
Nel contesto delle tensioni geopolitiche, le borse europee stanno mostrando una parziale ripresa. In particolare, quella di Milano ha virato in positivo, mostrando una certa resilienza rispetto agli eventi internazionali.
ISRAELE E IL CAMBIO DI RATING SOVRANO
Per quanto riguarda Israele, l’agenzia di rating S&P Global ha abbassato i rating sovrani a lungo termine del paese da “AA-” ad “A+”. Inoltre, l’outlook è stato cambiato da stabile a negativo, a causa delle potenziali conseguenze negative che la guerra in corso potrebbe avere sull’economia israeliana. Secondo l’agenzia, la guerra potrebbe influenzare in modo significativo i parametri economici, fiscali e della bilancia dei pagamenti di Israele, più di quanto attualmente previsto.
In conclusione, la situazione geopolitica sta avendo un impatto significativo sui mercati finanziari, con Wall Street che apre in modo contrastato, il prezzo del petrolio che oscilla in risposta alle tensioni internazionali e le borse europee che cercano di recuperare terreno. Resta da monitorare da vicino gli sviluppi futuri e le potenziali conseguenze economiche delle attuali crisi geopolitiche.