Borse in calo dopo dati Usa su Pil e inflazione, rendimento Btp vicino al 4%

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I MERCATI FAI I CONTI CON LA DOCIA GELATA DEI DATI DAGLI STATI UNITI

I mercati finanziari di tutto il mondo stanno facendo i conti con la doccia gelata dei dati arrivati dagli Stati Uniti. Il Pil nel primo trimestre ha registrato una crescita annualizzata dell’1,6%, in netto calo rispetto al 3,4% del trimestre precedente e al di sotto delle attese, che erano in media del 2,5%.

LA CRESCITA DELLA SPESA PER I CONSUMI PERSONALI

La spesa per i consumi personali, considerata una misura dell’inflazione, ha mostrato un’accelerazione nel primo trimestre: la componente di fondo è aumentata del 3,7%, rispetto al +2% del trimestre precedente e al di sopra delle previsioni degli analisti.

LE IMPLICAZIONI SUL TAGLIO DEI TASSI E LA PAURA DELLA STAGFLAZIONE

I dati sull’inflazione hanno allontanato l’ipotesi di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e hanno fatto parlare alcuni analisti di uno spettro di stagflazione. Questo ha provocato una reazione immediata sui mercati, con i tre principali indici di Wall Street che sono scesi di circa l’1,50%, con il Nasdaq che ha registrato il calo maggiore (-1,57%).

LE REAZIONI DEI MERCATI EUROPEI

Anche i mercati europei hanno subito una flessione a seguito dei dati negativi provenienti dagli Stati Uniti. Il Ftse Mib di Milano ha registrato un calo del 0,97%, toccando un minimo del -1,5%. A Francoforte e Parigi le perdite sono state simili, mentre Londra è riuscita a mantenersi in territorio positivo con un aumento dello 0,48%.

AUMENTO DEI RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO

L’annuncio di una possibile stagnazione economica ha portato anche a un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, sia negli Stati Uniti che in Europa. In particolare, il rendimento dei titoli di Stato italiani è salito sopra il 4%, per la prima volta da dicembre, per poi chiudere al 3,98%.

PRINCIPALI MOVIMENTI NEI MERCATI AZIONARI

Tra i titoli in evidenza, si segnala il tonfo di Meta dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, con un calo del 12,6%. Nonostante un aumento dei ricavi, pesano i costi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

A Piazza Affari, il titolo Bper ha registrato una performance positiva (+1,92%), mentre i cali maggiori sono stati per Iveco e Moncler, entrambi in calo del 3%. StMicroelectronics ha chiuso in positivo con un incremento del 0,98% dopo la pubblicazione dei conti trimestrali.

In conclusione, la delusione causata dai dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti ha messo in allerta i mercati finanziari globali, con investitori che temono una possibile stagflazione. La settimana si prospetta quindi incerta e gli operatori dovranno monitorare attentamente l’evolversi della situazione economica internazionale.

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