**TENSIONI SUI MERCATI DOPO L’ATTACCO ALL’IRAN**
La giornata di oggi è iniziata all’insegna delle tensioni sui mercati dopo l’attacco notturno all’Iran. L’evento ha generato preoccupazione tra gli investitori, provocando uno scenario di incertezza che ha influenzato diverse asset class.
Il petrolio è stato uno degli elementi più colpiti dalle tensioni geopolitiche. Alle 4 del mattino il prezzo del barile era salito del 3%, superando quota 90 dollari, ma con il passare delle ore la situazione si è leggermente distesa. Attualmente il prezzo si attesta a 87,4 dollari, poco sopra i livelli di ieri.
**IL TIMORE DELLA CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ**
Uno dei principali timori legati all’attacco all’Iran è la possibile chiusura da parte del Paese dello stretto di Hormuz. Questa stretto è un passaggio strategico per il trasporto di gas naturale liquefatto mondiale, con il 20% di tale risorsa che transita attraverso di esso.
Questa situazione ha generato un aumento del prezzo del gas, che stamattina aveva superato i 33 euro al megawattora, toccando il massimo da gennaio. Attualmente il prezzo è in lieve calo, attestandosi a meno di 31 euro.
**IL RUOLO DELL’ORO COME RIFUGIO**
L’oro, comunemente considerato un bene rifugio in periodi di incertezza, ha visto una crescita del prezzo a 2394 dollari l’oncia. Gli investitori sono spesso attratti dall’oro in momenti di turbolenza sui mercati, poiché è considerato un’assicurazione contro l’instabilità economica.
**SITUAZIONE DEI MERCATI EUROPEI E DI WALL STREET**
Le borse europee hanno chiuso la settimana con segni contrastati. Milano ha archiviato la giornata con un aumento dello 0,12%, mentre Londra è rimasta sopra la parità. Al contrario, Parigi e Francoforte hanno chiuso in ribasso.
Wall Street ha seguito un andamento altrettanto contrastato. Il Dow ha registrato un aumento dello 0,4%, mentre il Nasdaq ha perso quasi un punto. Quest’ultimo indice ha segnato la quinta seduta di fila in perdita, rivelando una certa fragilità nei titoli tecnologici statunitensi.
**IL VARIAZIONE DELL’EURO DOLLARO**
Infine, l’euro dollaro ha registrato una leggera crescita, attestandosi a 1,067. Questo tasso di cambio è fondamentale per le transazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, e le variazioni possono influenzare significativamente i mercati finanziari.
In conclusione, l’attacco all’Iran ha generato tensioni sui mercati globali, portando a variazioni significative nei prezzi delle principali asset class. Gli investitori dovranno monitorare da vicino l’evoluzione della situazione geopolitica per adattare le proprie strategie di investimento.