**OMICIDIO ALL’ASILO: L’ACCUSA**
La vicedirettrice dell’asilo in Regno Unito è stata accusata di aver commesso un terribile omicidio. Kate Roughley, 37 anni, è stata ritenuta responsabile della morte di Genevieve Meehan, una bambina di soli nove mesi, avvenuta nel maggio del 2022 presso il Tiny Toes Nursery di Stockport. Secondo quanto emerso durante il processo, la donna avrebbe legato la piccola a faccia in giù su un cuscino, causandone la soffocazione.
**LA RICERCA DELLA VERITÀ**
Le prove presentate in tribunale hanno mostrato in modo inequivocabile la condotta violenta e negligente di Roughley nei confronti della bimba. La scena in cui Genevieve lotta per sopravvivere per oltre 5 minuti, mentre è praticamente immobilizzata e soffocata dal cuscino, ha scosso profondamente la corte. Il pubblico ministero ha affermato che quella situazione era una chiara ricetta per il disastro, e che la piccola ha vissuto un’agonia tra asfissia e stress fisiopatologico.
**IL DRAMMA DEI GIORNI PRECEDENTI**
La narrazione dei fatti ha rivelato che tre giorni prima della tragica morte, la vicedirettrice aveva già legato Genevieve in una posizione simile per quasi due ore. La Roughley è stata descritta come eccessivamente brusca e priva di qualsiasi affetto nei confronti della piccola. Le parole crude e insensibili pronunciate dalla donna mentre la bimba piangeva disperata hanno ulteriormente evidenziato la sua apatia e brutalità.
**LA DIFESA DI KATE ROUGHLEY**
Nonostante le prove schiaccianti presentate contro di lei, l’avvocato della difesa Sarah Elliott ha sostenuto che la sua cliente non aveva mai avuto problemi nel corso della sua lunga carriera negli asili. Roughley ha sempre curato i bambini con solerzia e attenzione, ed è stata descritta come una professionista impeccabile. La donna ha negato l’omicidio colposo e l’accusa di crudeltà sui minori, difendendo la sua innocenza.
**UNA TRAGEDIA INACCETTABILE**
La morte di Genevieve Meehan è stata una tragedia scioccante e inaccettabile, che ha scosso profondamente la comunità. Il fattore umano, l’affetto e la cura verso i bambini sono aspetti fondamentali nell’ambiente educativo, e la brutalità mostrata dalla vicedirettrice ha sconvolto tutti. Ora la giustizia dovrà fare il suo corso, garantendo che episodi come questo non si ripetano mai più.
