“CI SARÀ UNA COMMISSIONE” CHE DOVRÀ VALUTARE L’IPOTESI DI SCIOLGIMENTO DEL COMUNE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha risposto alle accuse e alle polemiche che lo hanno travolto in seguito all’annuncio del ministro dell’Interno Piantedosi riguardo all’avvio di una procedura di verifica sulla presenza di infiltrazioni mafiose nel Comune. Decaro ha sottolineato che la lotta alla mafia è un impegno quotidiano e che è stata iniziata una commissione per valutare la situazione.
IL RISCONTRO DEL SINDACO
Decaro ha dichiarato di aver ricevuto la telefonata riguardante la procedura di verifica mentre era in macchina con la scorta. Ha sottolineato di essere un personaggio istituzionale da nove anni sotto protezione proprio perché combatte la criminalità organizzata in maniera trasparente. “La lotta alla mafia si fa con le indagini e la magistratura, ma si fa anche con l’antimafia sociale, con l’impegno quotidiano di tutti noi”, ha ribadito il sindaco.
IL COMMENTO SULLE POLEMICHE E LE FOTO DEI PARLAMENTARI
Decaro si è detto inquietato dalle polemiche e dalle foto di parlamentari che chiedevano al ministro dell’Interno di avviare la procedura di verifica. Ha sottolineato che l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato di esercitare un’azione di contrasto contro la criminalità organizzata. La procura della Repubblica, durante il giorno degli arresti, ha definito l’elemento limitato e circostanziato. Il sindaco ha espresso la sua preoccupazione per il modo in cui le polemiche hanno influenzato la percezione dell’opinione pubblica.
LE LACRIME NELLA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Durante il suo intervento nella sala del Consiglio comunale di Bari, Decaro si è commosso e ha raccontato di aver visto persone che ha aiutato a liberarsi dall’usura piangere con lui. Il sindaco ha definito l’accaduto come un atto di guerra che richiede una legittima difesa della città . Ha parlato dell’imminente rinnovo dell’amministrazione comunale e ha criticato il centrodestra per presunti tentativi di influenzare la campagna elettorale.
LA DECISIONE DEL VIMINALE E LE IMPLICAZIONI
La decisione di inviare una commissione per valutare le infiltrazioni mafiose nel Comune è stata presa dal Viminale, su impulso dei parlamentari di centrodestra. Questa mossa è avvenuta dopo gli arresti dell’inchiesta Codice interno, che ha rivelato un presunto sistema di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali del 2019. L’Amtab, azienda municipalizzata del trasporto urbano, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per un anno a causa di infiltrazioni mafiose.
LA REPLICA DEL MINISTRO DELL’INTERNO
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha replicato alle accuse del sindaco Decaro, dichiarando che il governo ha dichiarato guerra alle mafie e non agli amministratori locali. Ha specificato che il governo ha già sciolto 15 comuni, principalmente di centrodestra, da quando si è insediato. Piantedosi ha compreso l’amarezza del sindaco di Bari, ma ha sottolineato l’importanza di combattere le infiltrazioni mafiose a livello locale.
In conclusione, la situazione a Bari è tesa e complessa, con il sindaco Decaro che difende la propria amministrazione e le azioni intraprese contro la criminalità organizzata. La decisione di inviare una commissione per valutare le infiltrazioni mafiose mette ulteriormente in discussione la situazione politica e sociale della città . Vigileremo sull’evolversi degli eventi e sulle future azioni della commissione.