AUNG SAN SUU KYI TRASFERITA AI DOMICILIARI PER IL CALDO
L’ex leader birmana Aung San Suu Kyi, 78 anni, è stata recentemente trasferita dalla prigione agli arresti domiciliari a causa delle alte temperature che stanno colpendo il Myanmar. La decisione è stata presa come misura sanitaria per proteggere i detenuti più vulnerabili durante l’ondata di caldo.
MISURA TEMPORANEA O RIDUZIONE DELLA PENA?
Il portavoce delle autorità militari del Myanmar, Zaw Min Tun, ha confermato che ai detenuti più anziani vengono fornite le cure necessarie durante i periodi di particolare calura. Tuttavia, non è chiaro se il trasferimento di Aung San Suu Kyi ai domiciliari sia una misura temporanea legata alle condizioni climatiche o una reale riduzione della pena che sta scontando per le accuse mosse contro di lei.
IL PASSATO DI AUNG SAN SUU KYI
Premio Nobel per la Pace nel 1991, Aung San Suu Kyi è stata a lungo considerata un simbolo mondiale della non-violenza e dei diritti umani. Tuttavia, la sua figura è stata offuscata dalle violenze perpetrate contro la minoranza musulmana Rohingya e dalle condanne ricevute per incitamento al dissenso e violazione delle norme anti-Covid. Nel 2021 è stata condannata a 4 anni di carcere, durante i quali ha lamentato problemi di salute e difficoltà a nutrirsi.
Il trasferimento ai domiciliari di Aung San Suu Kyi ha destato l’interesse internazionale, soprattutto alla luce del suo passato di attivista e leader politica. Resta da capire se questa decisione rappresenti un passo verso la libertà o una semplice misura temporanea legata alle condizioni climatiche.
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Asia | Esteri
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Biasgio Chiariello
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