GUERRA IN UCRAINA: STOLTENBERG SU UN POSSIBILE CONFLITTO DECADENALE
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che l’Alleanza atlantica deve aumentare la produzione, passando dai tempi previsti in situazioni di pace a ritmi più convulsi “da conflitto” per far fronte a una possibile minaccia russa. “Non vogliamo una guerra con Mosca – ha asserito – ma la deterrenza funziona solo se è credibile”
PREPARAZIONE ALLA DIFESA
Stoltenberg ha dichiarato che, nonostante la Nato non abbia intenzione di aprire un conflitto armato con la Russia, è necessario prepararsi alla difesa. Secondo il segretario generale, se Vladimir Putin dovesse vincere in Ucraina, “non c’è garanzia che l’aggressione russa non possa estendersi ad altri Paesi”. Pertanto, la Nato deve essere pronta a un confronto che potrebbe durare decenni.
SOSTEGNO ALL’UCRAINA E INVESTIMENTI NELLA DIFESA
Stoltenberg ha sottolineato che, per il momento, la miglior difesa è sostenere l’Ucraina e investire nelle capacità militari della Nato. “La deterrenza – ha spiegato – funziona solo se è credibile. Dobbiamo ricostruire ed espandere la nostra base industriale più velocemente in modo da aumentare le forniture all’Ucraina e rifornire le nostre scorte”. L’invito del segretario generale Nato è quindi quello di investire nella produzione bellica e nel rifornimento delle scorte che oggi servono per aiutare l’Ucraina, ma che domani potrebbero essere utili a far fronte a una possibile “minaccia russa” su scala più ampia.
APPELLO ALL’INDUSTRIA EUROPEA DELLA DIFESA
Stoltenberg ha anche fatto appello alle aziende europee del settore della difesa affinché accettino ordini più numerosi e rapidi per scongiurare una vittoria di Vladimir Putin sul suolo di Kiev e per evitare che il conflitto voluto dalla Russia possa estendersi ai paesi vicini all’Alleanza. Il segretario generale ha sottolineato che la Nato non vuole una guerra con la Russia, ma deve prepararsi alla difesa.
CONCLUSIONE
In conclusione, Stoltenberg ha messo in evidenza che la Nato si sta preparando a un possibile confronto decennale con la Russia e che l’Alleanza deve essere pronta a fronteggiare una possibile minaccia russa. L’invito è quello di aumentare la produzione bellica e il rifornimento delle scorte, sostenere l’Ucraina e investire nelle capacità militari della Nato per garantire una deterrenza credibile e prepararsi alla difesa.