**ATTENTATO AL CROCUS CITY HALL DI MOSCA**
L’attentato al Crocus City Hall di Mosca ha causato oltre 130 morti e 180 feriti. Una strage rivendicata dall’Isis e che ha sconvolto la Russia. Abbiamo analizzato il modus operandi degli attentatori col generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
**IL MODUS OPERANDI DEGLI ATTENTATORI**
“La cosa da notare nell’attentato al Crocus City Hall di Mosca è che gli attentatori sparavano a colpi singoli pur avendo un’arma automatica. Questo sta a significare che sono sicuramente individui con una formazione militare”: lo ha spiegato il generale Giorgio Battisti. Appena ho avuto le prime notizie di questo terribile attentato a Mosca e dai primi filmati, ho subito pensato a un attentato di matrice islamista perché molto simile agli attentati al Bataclan di Parigi, a quello in una discoteca a Istanbul nel 2016 e a un attacco a un ristorante della zona verde a Kabul nel 2014.
**LA SITUAZIONE IN RUSSIA E LE POSSIBILI IMPLICAZIONI**
Un’altra cosa che colpisce in effetti è il fatto che si siano potuti muovere così liberamente fino a questo teatro nel centro di Mosca, nonostante nelle settimane precedenti le forze di sicurezza russe avessero sventato alcuni attentati in altre zone russe contro sinagoghe e altri locali pubblici condotti da estremisti islamici.
Sicuramente è stata una operazione studiata bene e coordinata bene come è capitato col Bataclan e come nel Bosforo e lì a Kabul. Ovviamente sono stati beccati verso il confine ma questi non sono attentatori suicidi che mir