Un attacco terroristico di ISIS-K al Crocus City Hall di Krasnogorsk, Mosca, ha provocato la morte di oltre 130 persone e il ferimento di decine di altre. I quattro terroristi coinvolti, di nazionalità straniera, sono stati arrestati e tre di loro hanno testimoniato di essere stati reclutati tramite Telegram da un predicatore che offriva denaro in cambio di assassini. Uno dei terroristi ha confermato di essere stato incaricato di uccidere persone senza alcuna distinzione.
La polizia russa ha diffuso un video dimostrativo del processo di arruolamento dei terroristi e le loro confessioni hanno confermato la versione dei fatti. Secondo le informazioni diffuse, i sospettati avrebbero ricevuto istruzioni via Telegram e si sarebbero diretti al Crocus per compiere l’attacco. I dettagli emersi dalle confessioni dei terroristi sembrano coincidere con la propaganda diffusa da ISIS riguardo all’attacco.
Il presidente russo Putin ha accennato a un possibile coinvolgimento dell’Ucraina nel permettere la fuga dei terroristi, ma non esistono prove concrete in tal senso. Gli arresti sono avvenuti in una regione vicina al confine con l’Ucraina ma anche alla Bielorussia, e le agenzie di intelligence occidentali avevano avvertito Mosca di possibili attentati.
Le autorità hanno dichiarato che situazioni di tensione tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam potrebbero essere all’origine dell’attacco. L’attentato è stato inserito in un contesto di guerra tra ISIS e i Paesi contrari all’Islam, secondo quanto riportato sui canali social.
Le informazioni diffuse dai servizi segreti americani indicano che da mesi il jihadismo sunnita afghano stava tramando attentati in Russia. Le rivelazioni dei terroristi arrestati sembrano confermare queste ipotesi. Nonostante ciò, non esistono conferme dell’ipotesi secondo cui i terroristi sarebbero fuggiti in Ucraina.
Il discorso di Putin alla TV russa ha innescato una serie di dibattiti e polemiche sul coinvolgimento di Paesi stranieri nelle attività terroristiche. La caotica situazione geopolitica in alcune regioni dell’Asia centrale potrebbe aver favorito l’infiltrazione di gruppi terroristici, mettendo a rischio la stabilità di diverse nazioni.
La Russia ha promesso una severa punizione per i responsabili dell’attacco e ha avviato indagini dettagliate per individuare eventuali complici e sventare futuri attacchi. L’Europa e gli Stati Uniti hanno offerto supporto e cooperazione per contrastare il terrorismo internazionale e garantire la sicurezza della regione.
