Attacco di Israele a Rafah: distruzione in città dopo i bombardamenti.

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ALMENO 28 MORTI NEGLI ATTACCHI AEREI ISRAELIANI

Attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno 28 palestinesi, tra cui donne e bambini a Rafah nella notte. Nelle immagini la distruzione dopo i raid. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai militari dell’Idf di pianificare l’evacuazione di centinaia di migliaia di persone dalla città meridionale di Gaza in vista di un’offensiva di terra. Netanyahu, tuttavia, non ha fornito dettagli o una tempistica per l’operazione nella città dove più della metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono ammassati, molti dei quali sono arrivati dopo gli ordini di evacuazione israeliani che riguardano, finora, due terzi del territorio di Gaza. Non è chiaro dove questi abitanti potrebbero trovare rifugio.

REACTION OF PALESTINIAN AUTHORITIES

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato l’attacco, definendolo un “massacro orribile” e ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il portavoce di Gaza, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che i raid aerei israeliani costituiscono una “escalation pericolosa e un crimine di guerra”. Le autorità sanitarie di Gaza hanno dichiarato che i soccorsi sono stati ostacolati dalla distruzione di strade e tunnel, oltre che dalla mancanza di energia elettrica in gran parte della città.

REACTION OF ISRAELI GOVERNMENT

Dall’altra parte, il governo israeliano ha difeso l’operazione come necessaria per “proteggere i suoi cittadini” dai razzi lanciati da militanti palestinesi. Il ministro della Difesa Benny Gantz ha dichiarato che Israele è “determinata a continuare a colpire i leader del gruppo militante Hamas e le loro infrastrutture”. Gli attacchi aerei sono avvenuti in risposta ai razzi lanciati da Gaza verso Israele, che hanno provocato danni e feriti.

REACTION OF INTERNATIONAL COMMUNITY

L’Unione Europea, gli Stati Uniti e altre nazioni hanno chiesto il cessate il fuoco e la fine delle ostilità. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per la violenza in corso e ha esortato tutte le parti a “ridurre le tensioni”. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per il rischio di una guerra su vasta scala nella regione e ha invitato entrambe le parti a cercare una soluzione diplomatica.

SITUAZIONE ATTUALE

La situazione nella Striscia di Gaza rimane tesa, con entrambe le parti che continuano a lanciarsi accuse reciproche e a prepararsi per un possibile escalation del conflitto. Le agenzie umanitarie internazionali stanno cercando di fornire aiuto e supporto ai civili colpiti dai raid aerei, ma la situazione rimane estremamente difficile a causa dei danni alle infrastrutture e della mancanza di risorse.

CONCLUSIONE

Il conflitto israelo-palestinese è uno dei più complessi e persistenti del mondo, con radici storiche e religiose profonde. Le speranze per una soluzione duratura sembrano sempre più lontane, mentre la violenza continua a mietere vittime e a causare sofferenza tra la popolazione civile. È urgente per la comunità internazionale trovare una via per porre fine a questo ciclo di violenza e lavorare verso una pace sostenibile che rispetti i diritti e le aspirazioni di entrambi i popoli.

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