Attacco di droni danneggia nave mercantile britannica al largo dello Yemen

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ATTACCO DI DRONI AL LARGO DELLO YEMEN: DANNEGGIATA NAVE MERCANTILE BRITANNICA

La guerra in Medioriente giunge al giorno 123. Secondo il colonnello Gabi Siboni, delle Forze di difesa israeliane, il conflitto durerà ancora a lungo. Una nave mercantile di proprietà britannica è stata danneggiata in un attacco di droni al largo dello Yemen controllato dai ribelli Houthi. In precedenza Usa e Gran Bretagna avevano compiuto raid su Sana’a, colpendo “decine di obiettivi” dei miliziani sciiti. Hamas è pronto a rifiutare l’accordo con Israele mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Il movimento islamista chiederebbe un maggior numero di detenuti palestinesi da liberare da parte dello Stato ebraico. Da Tel Aviv, il premier Netanyahu ha chiuso la porta a nuove concessioni e minacciato: “La guerra finirà solo quando tutti i leader di Hamas saranno morti”.

07:30 NAVE MERCANTILE BRITANNICA DANNEGGIATA DA ATTACCO DRONI

Una nave mercantile britannica è stata attaccata da droni mentre viaggiava nel Mar Rosso meridionale. L’attacco è avvenuto a circa 59 miglia marine ad ovest della città yemenita di Hodeyda, ha fatto sapere la United Kingdom maritime trade operations (Ukmto). La società di sicurezza marittima Ambrey ha identificato la nave come mercantile battente bandiera delle Barbados e di proprietà britannica. La nave ha riportato “lievi danni” e nessuna persona a bordo della nave è rimasta ferita. Nessun gruppo ha ancora rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma i sospetti sono caduti sui ribelli Houthi in Yemen.

07:00 ATTACCO USA CONTRO DUE DRONI MARINI HOUTHI NELLO YEMEN

Nuovo attacco degli Stati Uniti contro gli Houthi nello Yemen. Lo rende noto lo Us Central Command (Centcom) in un post pubblicato su X, spiegando che nel pomeriggio di ieri, alle 15.30 locali (le 13.30 italiane), è stato condotto una attacco contro due droni marini di superficie con esplosivi. “Le forze statunitensi – si legge nel messaggio – hanno identificato i droni marini nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi della marina americana e le navi mercantili nella regione”.

Dopo questi episodi il clima in Medioriente appare sempre più teso. Gli attacchi, sia quello contro la nave mercantile britannica che quello condotto dagli Stati Uniti contro i droni marini Houthi, hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla stabilità della regione. La situazione in Yemen, già complicata a causa del conflitto interno e dell’ingerenza di potenze straniere, continua a essere motivo di preoccupazione per l’intera comunità internazionale.

Le tensioni tra Israele e Hamas si acuiscono ulteriormente. Il rifiuto di Hamas di accettare l’accordo mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza mette in luce la difficoltà di trovare una soluzione pacifica al conflitto in corso. Le richieste del movimento islamista pongono ulteriori ostacoli alla ricerca di una tregua duratura e alla ripresa dei negoziati tra le parti in conflitto.

La comunità internazionale è chiamata a intervenire per cercare di mediare una soluzione diplomatica al conflitto in atto. La stabilità del Medioriente e la sicurezza delle rotte marittime sono cruciali per l’economia mondiale, e gli episodi recenti di attacchi droni rappresentano una minaccia diretta a tali interessi globali.

La situazione in Yemen è particolarmente critica, con continui scontri e attacchi che mettono a rischio la sicurezza della popolazione civile e delle infrastrutture vitali per il paese. La comunità internazionale deve agire con urgenza per porre fine al conflitto e trovare una soluzione politica che porti alla stabilizzazione della regione.

Il primo ministro Netanyahu ha espresso fermezza nella sua posizione nei confronti di Hamas, ma la prospettiva di una soluzione militare al conflitto non appare sostenibile nel lungo termine. È necessario un impegno diplomatico rinnovato da parte delle potenze regionali e globali per superare l’attuale impasse e avviare un percorso verso la pace e la stabilità in Medioriente.

La nave mercantile britannica danneggiata rappresenta un segnale di allarme per la sicurezza delle rotte marittime internazionali. Gli attacchi condotti da droni hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di azioni non governative che minacciano la stabilità e la sicurezza dei trasporti marittimi. È necessario un coordinamento internazionale per contrastare questa minaccia e garantire la libera circolazione delle merci in conformità con il diritto internazionale.

In conclusione, la situazione in Medioriente è caratterizzata da una crescente tensione e da episodi di violenza che mettono a rischio la sicurezza e la stabilità della regione. È necessario un impegno diplomatico e umanitario rinnovato da parte della comunità internazionale per affrontare le sfide attuali e avviare un percorso verso la pace e la sicurezza durature.

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