Attacco a Sydney: l’assalitore voleva uccidere le donne

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ATTACCO IN UN CENTRO COMMERCIALE DI SYDNEY

Continuano le indagini sull’attacco in un centro commerciale di Sydney, dove un uomo ha ucciso 6 persone a coltellate per poi essere assassinato dalle forze dell’ordine. Dall’inchiesta iniziano ad emergere i primi dettagli sull’aggressione che, secondo le autorità, aveva come target le donne.

LA PISTA DI UN ATTACCO CONTRO LE DONNE

Altre 12 persone sono rimaste ferite nell’attentato allo Westfield di Bondi Junction. Otto sono in ospedale in condizioni stabili, altre 4 invece sono state dimesse nelle ultime 24 ore. Le aggressioni sono terminate solo quando Cauchi è stato ucciso dagli agenti di polizia. Per le forze dell’ordine, le aggressioni ai danni delle donne sono una “pista da seguire”: l’ipotesi di indagine sarebbe confermata anche dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il killer evitare più volte gli uomini sul suo cammino per accoltellare le donne.

CHI ERANO LE VITTIME DELLA STRAGE

Una delle vittime è Ashlee Good, 38 anni, mamma di un bimbo di 9 mesi. La donna è stata portata d’urgenza in ospedale in condizioni critiche dopo essere stata accoltellata nel centro commerciale, ma è morta in seguito alle gravi ferite riportate. Anche il figlioletto di 9 mesi è rimasto ferito, ma dopo l’esecuzione di un delicato intervento chirurgico, i medici hanno potuto dichiararlo fuori pericolo.

I familiari della 38enne stanno aspettando la dimissione dal reparto infantile e si prenderanno cura di lui dopo la morte della mamma. “Il personale medico ha fatto veri e propri miracoli per salvare i feriti. Questo bambino è vivo grazie al loro incredibile impegno. Le parole non possono esprimere la gratitudine di tutti noi”.

A fornire il primo soccorso al bimbo subito dopo l’accoltellamento, sono stati due fratelli che avevano cercato di salvare la vita anche alla sua mamma aiutandola a comprimere l’emorragia. I due avrebbero agito di nascosto, subito dopo i fatti e mentre il killer si allontanava per aggredire altre persone. Per la 38enne, purtroppo, non vi era già più nulla da fare, ma l’intervento dei due fratelli è risultato fondamentale per permettere al piccolo di arrivare in ospedale ed essere operato.

Tra le vittime vi è anche Fraz Tahir, 30 anni, una guardia addetta alla sicurezza nel centro commerciale. Si tratta dell’unica vittima di sesso maschile, secondo quanto reso noto, ed è morta mentre cercava di difendere una ragazza dall’aggressione del killer. “Era in servizio da un giorno – ha raccontato un amico del 30enne, membro della comunità musulmana australiana -. Era felice di vivere qui, voleva trovare un lavoro e met

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