SCUOLA: ARRIVA IL DASPO DELLO SMARTPHONE
L’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, ha preso una decisione insolita per contrastare l’abuso degli smartphone in classe e i comportamenti inadeguati degli studenti. Il preside ha deciso di mettere in atto una misura drastica per limitare l’uso improprio dei cellulari durante le lezioni.
TELEFONI SEQUESTRATI A SCUOLA
Il preside ha ammesso di avere una decina di smartphone sequestrati nel suo cassetto, tutti confiscati perché utilizzati in modo inappropriato in aula. Questi dispositivi, senza scheda e mai più ritirati dai proprietari, sono stati lasciati lì perché i principali, quelli funzionanti, erano in possesso degli studenti. Nonostante qualche tentativo di furberia da parte degli studenti, la decisione di limitare l’uso degli smartphone è stata presa con serietà .
SMARTPHONE SOTTO SEQUESTRO: COME FUNZIONA IL DASPO DEL CELLULARE
Chiunque violi la regola e utilizzi il cellulare in classe dovrà affrontare conseguenze serie. Il dispositivo verrà confiscato per un periodo che va dai 10 ai 30 giorni. Il preside Braga ha dichiarato di avere un cassetto pieno di smartphone confiscati durante i compiti in classe, molti dei quali si sono rivelati essere dispositivi inutilizzati senza scheda. Questa stretta sulle violazioni dell’uso del telefono in classe è stata ritenuta necessaria per contrastare un fenomeno considerato insostenibile.
LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER GLI STUDENTI RECIDIVI
Oltre al sequestro dei dispositivi, l’Istituto Salvemini ha introdotto lavori socialmente utili per gli studenti che mostrano comportamenti inadeguati. Invece di essere sospesi, dovranno dedicare un’ora in più al giorno a svolgere attività come riordinare le aule, pulire e aiutare i compagni con i compiti. Questo approccio mira a sensibilizzare gli studenti sulle conseguenze dei loro comportamenti e a responsabilizzarli.
In conclusione, l’istituto Salvemini ha adottato misure drastiche per contrastare l’abuso degli smartphone in classe. Il preside Braga ha deciso di mettere in atto una politica rigida per garantire un ambiente di apprendimento adeguato e favorire il rispetto delle regole da parte degli studenti. Resta da vedere se questa strategia avrà successo nel modificare il comportamento degli studenti e se verrà adottata anche in altre scuole del territorio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 15:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA