Aprono a rilascio ostaggi su piani Hamas, attese risposte Israele, con colloqui USA

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CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: HAMAS PRESENTA PIANO PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI

Ultimi sviluppi nella guerra a Gaza: Hamas ha presentato un piano per il rilascio degli ostaggi israeliani. Questo piano prevede tre fasi di rilascio, ognuna della durata di 45 giorni, ma in cambio chiede un cessate il fuoco. Si attende ora la risposta di Israele, dopo l’incontro tra il primo ministro Netanyahu e il Segretario di Stato americano Antony Blinken.

IL PIANO DI HAMAS

Secondo il piano proposto da Hamas, il rilascio dei rapiti lo scorso 7 ottobre avverrebbe in tre fasi, ciascuna della durata di 45 giorni, per un totale di 135 giorni. Nella prima fase, sarebbero liberati ostaggi israeliani, tra cui donne, bambini sotto i 19 anni, anziani e malati, in cambio di un numero specifico di prigionieri palestinesi. Durante questa fase ci sarebbe anche l’intensificazione degli aiuti umanitari e il trasferimento delle forze al di fuori delle aree popolate. Sarebbero avviati i lavori di ricostruzione di ospedali, case e altre strutture nella Striscia di Gaza, con il supporto delle Nazioni Unite e delle sue agenzie.

La seconda fase prevedrebbe il completamento dei colloqui indiretti per la cessazione delle operazioni militari, il ritorno alla calma e il rilascio di tutti gli ostaggi maschi detenuti a Gaza, in cambio di un numero specifico di prigionieri palestinesi. Durante questa fase si continuerebbero le misure umanitarie della prima fase e si procederebbe alla ricostruzione delle zone danneggiate.

La fase tre mirerebbe allo scambio di corpi e resti dei defunti da entrambe le parti, mentre continuerebbero gli aiuti umanitari e la ricostruzione. Hamas propone che i garanti dell’accordo siano l’Egitto, il Qatar, la Turchia, la Russia e le Nazioni Unite.

LA RISPOSTA DI ISRAELE

Si attende ora la risposta di Israele al piano presentato da Hamas. Secondo alcune indiscrezioni, il primo ministro Netanyahu avrebbe dato il suo ok al cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza senza informare il gabinetto di guerra, ma al momento mancano conferme. Il dibattito in corso all’interno della leadership israeliana riguarda la possibilità di respingere le richieste formulate da Hamas o avviare negoziati nel tentativo di ammorbidirle, ha dichiarato una fonte ai media locali.

L’élite politica si riunirà per un colloquio con il primo ministro Benjamin Netanyahu e lì verrà presa una decisione in merito, ha spiegato il funzionario.

CONCLUSIONE

La situazione continua a evolversi e le prossime mosse delle due parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese determineranno il futuro della regione. Le speranze di un cessate il fuoco e di un accordo per il rilascio degli ostaggi rimangono incerte, ma l’attenzione della comunità internazionale rimane concentrata su questo importante scenario politico e militare. Continueremo a seguire gli sviluppi e ad aggiornare i nostri lettori sui prossimi sviluppi.

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