Il Papa Francesco ha lanciato oggi un accorato appello alla pace in Medio Oriente, esortando i leader delle nazioni a fermare il rumore delle armi e a pensare ai bambini come se fossero i loro stessi figli. Nell’ambito di un messaggio inviato al network televisivo Al Arabiya a conclusione del Ramadan, il Pontefice ha espresso la sua preoccupazione per il conflitto in Palestina e Israele, chiedendo il cessate il fuoco nella striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi rapiti.
Il Papa ha sottolineato che la guerra è sempre una sconfitta e non apre prospettive positive, ma estingue la speranza. Ha invitato i governanti a guardare al futuro con gli occhi dei bambini, che cercano amicizia anziché nemici da distruggere, e che hanno bisogno di case, parchi e scuole anziché tombe e fosse.
Papa Francesco ha anche riflettuto sul fatto che Dio è pace e desidera la pace, e ha sottolineato che la guerra non risolve i conflitti, ma li incrementa. Ha esortato le persone a coltivare insieme la speranza, a rispettare il credo degli altri e a vivere in pace senza demonizzare nessuno.
Il Santo Padre ha concluso il suo messaggio con un invito a far sbocciare germogli di speranza dai deserti dell’odio, crescendo insieme e rispettando il diritto di esistenza di ogni popolo e di avere uno Stato. Ha sottolineato l’importanza di vivere in pace senza demonizzare nessuno e ha lanciato un appello per fermare l’inerzia del male.
Il messaggio del Papa è un richiamo alla responsabilità morale di tutti di lavorare per la pace e di costruire un mondo migliore per le generazioni future. Queste parole sono un monito contro la violenza e un’invocazione alla concordia e alla fraternità tra gli uomini.