Alica Schmidt, l’atleta-tesoro che dice ‘No’ alle offerte da sei zeri
A certe cose si può anche dire no. La stella tedesca dell’atletica leggera, Alica Schmidt, lo ha fatto quando s’è vista presentare la più classica offerta che non si può rifiutare per un contratto di sponsorizzazione: avrebbe prestato la sua immagine per una somma a sei cifre.
LA TENTAZIONE
La tentazione c’è stata, in fondo fa parte del gioco e del marketing che mescola ogni cosa e trasforma gli sportivi in star da passerella. Se bionda e addirittura “una delle più sexy al mondo” (così è stata definita per la sua avvenenza), è anche meglio ai fini commerciali. Lei no, la pensa diversamente.
“Non mi sentivo a mio agio”, è stata la risposta della 25enne che ha una community di quasi 7 milioni di persone tra Instagram (4.9 milioni) e TikTok (2 milioni) con la quale condivide foto di gare e allenamenti, concedendo pochissimo a scatti di vita privata.
LE MOTIVAZIONI DI ALCIA SCHMIDT
A parlare è stata anzitutto la donna: no, grazie… ha detto a quella proposta di cui non ha fornito altri dettagli, che avrebbe forse significato spingersi un po’ troppo oltre la considerazione di sé. Le avrebbe fatto anche comodo, considerato che l’attività sportiva che pratica è poco remunerativa: Schmidt gareggia per la Germania nei 400 metri e nelle ultime Olimpiadi di Tokyo è stata tra le convocate per la staffetta.
Uno stipendio basso, spese di viaggio e soggiorno a proprio carico. “Per la maggior parte degli atleti tedeschi non è possibile farsi bastare i guadagni dello sport per vivere – ha ammesso -. Per questo molti si procurano altre fonti di reddito oppure svolgono secondi lavori”.
UNA SELEZIONE ATTENTA
Un introito molto basso ma che viene compensato da altre partnership redditizie con marchi (è testimonial di Hugo Boss) di cui fa una selezione severa. Ecco perché se non è “convinta al 100%” dice no ad accordi lucrosi per campagne pubblicitarie.
LA CARRIERA DI ALCIA SCHMIDT
La giovane atleta studiato gestione dei media e delle comunicazioni e sa fiutare qual è un buon affare per davvero. Ha messo a frutto le proprie conoscenze in termini di nutrizione e fitness anche in altri ambiti: nel 2021 il Borussia Dortmund la volle nello staff e non passò inosservata la gara che vide soccombere il difensore, Hummels, sulla distanza dei 400 metri.
In carriera, Schmidt ha vinto una medaglia d’argento nel Campionato Europeo di atletica leggera Under 20 nella staffetta 4×400, tre anni dopo conquistò la medaglia d’oro nella stessa specialità ma Under 23.
CONCLUSIONE
Per Alica Schmidt, l’importante è mantenere la propria autenticità, la sua integrità, e non concedere il proprio nome a chiunque offra il giusto compenso. Non fa sconti, non accetta compromessi, perché è consapevole del proprio valore e di quanto la sua immagine possa essere accostata a valori autentici e non solo a fini commerciali. Un esempio di determinazione e coerenza in un mondo che spesso si piega alle esigenze del mercato, ma che Alica Schmidt, con la sua scelta, dimostra di essere anche possibile dire “no” e restare fedeli a se stessi.