Albanese critica Israeliani: “Non possono vivere da suprematisti”

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LA RELATRICE SPECIALE DELL’ONU: “IL TERMINE ‘GENOCIDIO’ È GIUSTO”

20 Marzo 2024

“COME È STATO AMPIAMENTE DIMOSTRATO, ISRAELE PRATICA L’APARTHEID NEI CONFRONTI DEL POPOLO PALESTINESE”

La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha dichiarato che “Israele pratica l’apartheid nei confronti del popolo palestinese” durante la presentazione del suo libro ‘J’accuse’ nella biblioteca del Senato. Albanese ha sottolineato che l’apartheid non è un fenomeno isolato, ma è una struttura del colonialismo di insediamento. Ha chiarito che “un popolo che toglie risorse e terre a un altro popolo trasferendoci i propri cittadini” è una pratica di apartheid. Tuttavia, ha precisato che non si nega il diritto degli israeliani di vivere in quella terra, ma è importante che non vivano da suprematisti.

“APARTHEID E COLONIALISMO”

Albanese ha posto l’accento sulla connessione tra apartheid e colonialismo, sottolineando che la parola apartheid non è stata introdotta solo dal Sudafrica, ma è un fenomeno diffuso nel mondo. Ha evidenziato che storicamente il colonialismo di insediamento si è estinto, ma non in Palestina. Questa pratica continua a perpetuarsi in quella regione, creando gravi disparità e ingiustizie.

“IL TERMINE ‘GENOCIDIO’ È GIUSTO”

La relatrice speciale delle Nazioni Unite ha ammesso di aver avuto inizialmente delle reticenze nell’utilizzare il termine “genocidio”, ma dopo aver approfondito lo studio e aver ricevuto incoraggiamento da colleghi, ha ritenuto che fosse appropriato. Albanese ha concluso che il termine “genocidio” è giusto per descrivere la situazione nei territori palestinesi occupati.

In conclusione, le dichiarazioni di Francesca Albanese hanno sollevato un importante dibattito sulla situazione in Israele e Palestina. Le sue osservazioni hanno evidenziato la complessità delle questioni legate all’apartheid e al genocidio, richiamando l’attenzione sulla necessità di trovare soluzioni pacifiche e giuste per tutte le parti coinvolte.

Queste parole hanno suscitato un vivace dibattito tra i rappresentanti internazionali e hanno messo in luce l’importanza di continuare a monitorare da vicino la situazione nei territori palestinesi occupati. La comunità internazionale sarà chiamata a prendere posizione su queste critiche e a cercare soluzioni mirate per affrontare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani in quella regione.

Questo articolo è frutto dell’analisi e della sintesi delle dichiarazioni della relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, in merito alla situazione nei territori palestinesi occupati. Le opinioni espresse nell’articolo sono basate sulle sue affermazioni e non necessariamente riflettono il punto di vista della redazione.

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