CENTCOM AFFONDA IMBARCAZIONI DEI RIBELLI HOUTHI NEL MAR ROSSO
Il Centcom (Comando navale centrale degli Stati Uniti) ha reso noto di aver affondato nel Mar Rosso tre piccole imbarcazioni appartenenti ai ribelli Houthi dello Yemen. L’intervento – viene spiegato – è stato messo in atto dopo una richiesta di soccorso effettuata dalla nave portacontainer ‘Maersk Hangzhou’. Gli equipaggi delle tre imbarcazioni sono stati uccisi dagli elicotteri della marina americana mentre una quarta barca è riuscita a fuggire. In seguito all’attacco effettuato dai ribelli Houthi la Maersk ha sospeso tutte le navigazioni attraverso il Mar Rosso per le prossime 48 ore.
LA RISPOSTA DEL CENTCOM
Il Centcom ha giustificato l’azione come un atto di autodifesa, affermando che le imbarcazioni dei ribelli Houthi stavano mimetizzando armi e munizioni e stavano preparandosi ad attaccare la Maersk Hangzhou. L’ammiraglio Mike Robby, portavoce del Centcom, ha dichiarato che la marina americana non poteva permettere che ciò accadesse, perciò è stato deciso di affondare le imbarcazioni armate dei ribelli Houthi.
REAZIONE DEI RIBELLI HOUTHI
I ribelli Houthi hanno condannato l’azione della marina americana, definendola un atto di aggressione e violazione della sovranità dello Yemen. Hanno sostenuto che le imbarcazioni affondate non costituivano una minaccia per la Maersk Hangzhou e che la marina americana ha agito in modo eccessivo e ingiustificato. Nel frattempo il gruppo ribelle ha promesso rappresaglie contro gli Stati Uniti e i loro alleati nella regione.
SOSPENSIONE DELLE NAVIGAZIONI NEL MAR ROSSO
In seguito all’attacco dei ribelli Houthi, la Maersk Hangzhou ha deciso di sospendere tutte le navigazioni attraverso il Mar Rosso per le prossime 48 ore. La compagnia di navigazione ha espresso preoccupazione per la sicurezza delle sue navi e degli equipaggi, e ha affermato che valuterà la situazione prima di riprendere le operazioni nella zona. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni sul traffico marittimo e sulle consegne di merci in tutto il Mar Rosso e nell’area circostante.
REACTIONS FROM THE INTERNATIONAL COMMUNITY
La reazione all’azione della marina americana nel Mar Rosso non si è fatta attendere. Molti paesi e organizzazioni internazionali hanno condannato l’attacco e hanno chiesto una completa indagine sulle circostanze che lo hanno portato. L’ONU ha espresso preoccupazione per l’escalation della violenza nella regione e ha invitato tutte le parti coinvolte a cercare una soluzione pacifica ai conflitti in corso.
L’INTERVENTO DEGLI STATI UNITI NEL MAR ROSSO
Questo non è il primo intervento della marina americana nel Mar Rosso, una zona strategica per il traffico marittimo tra l’Europa e l’Asia. Gli Stati Uniti hanno intensificato la loro presenza militare nella regione negli ultimi anni, in risposta alle crescenti tensioni e alle minacce alla sicurezza delle rotte commerciali. L’affondamento delle imbarcazioni dei ribelli Houthi è solo l’ultimo episodio di una serie di azioni militari messe in atto dagli Stati Uniti per proteggere i propri interessi nel Mar Rosso e nelle zone circostanti.
CONCLUSIONE
L’attacco della marina americana nel Mar Rosso ha sollevato molte preoccupazioni e ha accentuato le tensioni tra gli Stati Uniti e i ribelli Houthi dello Yemen. La decisione della Maersk Hangzhou di sospendere le navigazioni potrebbe avere ripercussioni sul traffico marittimo nella regione, mettendo in pericolo le forniture e le consegne di merci. Si spera che tutte le parti coinvolte possano trovare una soluzione pacifica ai conflitti in corso e che si possa evitare un’ulteriore escalation della violenza.