Accusa di monopolio: il governo USA fa causa ad Apple

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Il Dipartimento di Giustizia americano ha mosso una causa contro Apple, colosso tecnologico di Cupertino, accusandolo di aver creato un monopolio illegale nel settore degli smartphone. Secondo l’accusa, Apple avrebbe utilizzato il suo potere nel settore per limitare la concorrenza e la scelta per i consumatori. Il Ministro della Giustizia, Merrick Garland, ha dichiarato: “I consumatori non dovrebbero pagare prezzi più alti perché le società violano le leggi antitrust”.

LA DENUNCIA

La causa antitrust, depositata in un tribunale federale del New Jersey, sostiene che Apple ha sfruttato l’ambiente chiuso dell’iPhone per impedire ai concorrenti di offrire servizi innovativi come gli Wallet, i portafogli digitali e i giochi, limitando la funzionalità dei prodotti hardware che competono con i dispositivi Apple. Inoltre, si sostiene che Apple renda difficile agli utenti il passaggio a dispositivi che non utilizzano il sistema operativo Apple, come gli smartphone Android.

NEL MIRO LA STRATEGIA “WALLED GARDEN”

La causa prende di mira la strategia “walled garden” che Apple ha implementato attorno all’iPhone e ad altri prodotti come iPad, Mac e Apple Watch. Questo approccio ha contribuito a rendere Apple l’azienda più prospera del mondo, con un fatturato annuo di quasi 400 miliardi di dollari. Tuttavia, questa strategia ha comportato una forte chiusura che potrebbe aver limitato la concorrenza nel settore.

APPLE: “LA CAUSA È SBAGLIATA, CREA UN PRECEDENTE PERICOLOSO”

Apple ha risposto alle accuse dichiarando che l’azione antitrust del Dipartimento di Giustizia americano è sbagliata e metterebbe in pericolo la capacità dell’azienda di creare la tecnologia che gli utenti si aspettano da Apple. Inoltre, Apple ha sottolineato che la causa creerebbe un pericoloso precedente concedendo al governo un ruolo pesante nella progettazione della tecnologia per le persone. L’azienda ha anche evidenziato i rischi per la sicurezza che comporterebbe la rottura del “walled garden”.

APPLE SI PIEGA ALLE NORMATIVE UE: ECCO COSA CAMBIA

Nonostante le contestazioni negli Stati Uniti, Apple ha annunciato che si adeguerà al Digital Markets Act dell’Unione Europea. Questa normativa obbliga le grandi aziende tecnologiche a permettere agli sviluppatori di software di distribuire le proprie applicazioni al di fuori dell’App Store di Apple. Questo cambiamento ha rotto un tabù per l’azienda fondata da Steve Jobs e comporterà una maggiore apertura e possibilità di scelta per gli utenti.

I cambiamenti saranno visibili a partire dal nuovo software iOS 17.4, che permetterà agli sviluppatori di offrire App store alternativi sugli iPhone. Tuttavia, Apple manterrà il controllo sulla revisione delle applicazioni per garantire la sicurezza informatica e prevenire frodi. Inoltre, sarà applicata una “tassa sulla tecnologia di base” ai principali sviluppatori, anche se non utilizzano i servizi di pagamento Apple.

In conclusione, la causa antitrust contro Apple negli Stati Uniti e l’adeguamento alle normative europee rappresentano importanti sviluppi nel settore tecnologico che potrebbero avere ripercussioni significative sulle strategie delle grandi aziende e sulle scelte degli utenti. Resta da seguire da vicino l’evolversi di queste vicende e le possibili conseguenze sul mercato e sull’industria tecnologica globale.

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