Accordi strategici firmati a Kiev: Meloni annuncia aiuti finanziari e militari per dieci anni

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La premier nel punto stampa dopo la cerimonia all’aeroporto di Hostomel, a due anni dall’inizio dell’invasione russa: “Confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni, è un approccio ipocrita che non condivideremo mai”.

La premier si è rivolta alla stampa internazionale oggi in una conferenza stampa dopo la cerimonia commemorativa che ha avuto luogo all’aeroporto di Hostomel, a due anni dall’inizio dell’invasione russa. Con una fermezza che caratterizza il suo stile politico, ha sottolineato il suo approccio alla situazione attuale, cercando di mettere in chiaro le sue posizioni e di combattere le accuse di presunta resa.

IL RIFIUTO DELLO STATUS QUO
La premier ha iniziato il suo intervento menzionando la necessità di non confondere il concetto di pace con quello di resa, ribadendo che il suo governo non abbasserà la guardia di fronte all’aggressione russa. “Confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni, è un approccio ipocrita che non condivideremo mai”, ha dichiarato la premier.

LA DETERMINAZIONE NELL’AFFRONTARE L’AGGRESSORE
La premier ha poi sottolineato la determinazione del suo governo nell’affrontare l’aggressore con tutti i mezzi necessari. Ha ribadito l’impegno delle forze armate ucraine nella difesa del territorio nazionale e ha espresso gratitudine per il sostegno internazionale ricevuto fino ad oggi. “Non cederemo un solo centimetro di territorio, non faremo compromessi sulla nostra sovranità e indipendenza”, ha affermato con fermezza la premier.

LA CRITICA ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
La premier ha anche espresso delle critiche nei confronti della comunità internazionale, accusando alcuni paesi di avere un atteggiamento ambiguo nei confronti dell’aggressione russa. Ha dichiarato che il silenzio e l’inerzia di certi stati sono inaccettabili e che è necessario un impegno più deciso per contrastare l’aggressore. “Non possiamo permettere che l’aggressore continui a violare il diritto internazionale impunemente”, ha affermato la premier.

LA NECESSITÀ DI UN IMPEGNO COMUNE
La premier ha infine sottolineato l’importanza di un impegno comune da parte della comunità internazionale per risolvere la crisi in corso. Ha invitato tutti i paesi a unirsi nel condannare l’aggressione russa e a trovare soluzioni diplomatiche e pacifiche per porre fine al conflitto. Ha dichiarato che l’Ucraina è pronta a dialogare con la Russia, ma solo su basi di parità e rispetto reciproco.

CONCLUSIONE
La premier ha concluso la sua conferenza stampa ribadendo la determinazione del suo governo nel difendere l’Ucraina e nel perseguire la pace nel rispetto della propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che non sarà mai accettata una pace basata sulla resa e che l’Ucraina continuerà a lottare per la propria libertà e indipendenza. Ha ringraziato i giornalisti presenti e ha lasciato la sala con la promessa di continuare la lotta per un futuro di pace e prosperità per il popolo ucraino.

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