La ministra della Parità iberica Ana Redondo attacca il governo: “Vogliono fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”
17 Aprile 2024
Botta e risposta tra Madrid e Roma sul tema dell’aborto. La ministra della Parità iberica Ana Redondo ha criticato l’emendamento della maggioranza al dl Pnrr che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori. “Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”, ha affermato Redondo su X. La ministra italiana per le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha poi replicato invitando “i rappresentanti di altri Paesi” a “basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana”.
MONTERO: “LEGITTIMARE PRO-LIFE METTE A RISCHIO SALUTE E DIRITTI DELLE DONNE”
Commenti negativi sono arrivati anche da Irene Montero, ex ministra della Parità spagnola. “L’Aborto è un diritto fondamentale di tutte le donne, è un diritto umano, e fa parte del nostro diritto alla salute”, “con questa decisione quindi il governo italiano sta mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle donne, che sono più della metà della popolazione”, ha dichiarato a LaPresse. Montero durante il suo mandato da ministra ha promosso la riforma dell’Aborto in Spagna, che garantisce l’interruzione di gravidanza libera e sicura nelle strutture pubbliche a partire dai 16 anni, nonché ha introdotto il congedo mestruale.
“Quando un governo legittima o finanzia organizzazioni che sono contro i diritti delle donne sta mettendo a rischio le donne e sta rendendo vulnerabili i diritti umani perché l’aborto, i diritti sessuali e i diritti riproduttivi delle donne sono diritti umani”, ha sottolineato l’ex ministra, che ha espresso la sua contrarietà “verso tutti questi governi, e in questo caso verso il governo italiano, in questa crociata contro i diritti di più della metà della popolazione”. “Spero che l’Europa non si volti dall’altra parte e che agisca per impedire che il governo italiano violi i diritti umani e metta a rischio la sicurezza e la vita di più della metà della popolazione”, ha aggiunto.
ROCCELLA A SPAGNA: “PRIMA DI COMMENTARE SI LEGGANO I TESTI”
Non si è fatta attendere la replica del governo italiano. “Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana, che si dichiara paladina della legge 194 ma non ne conosce il contenuto o fa finta di non conoscerlo, dal momento che contesta un emendamento che non fa altro che riprodurre alla lettera un articolo della legge sull’aborto in vigore da quarantasei anni. Leggi, emendamenti e relazioni ministeriali al Parlamento sono a disposizione di chiunque voglia consultarli prima di esternare, per evitare di farlo senza cognizione di causa”, ha affermato in una nota Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.
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