SUI MERCATI FINANZIARI:
La giornata di oggi si è aperta con una atmosfera di calma dopo il recente rally globale delle azioni che ha portato ai massimi storici contemporaneamente gli indici S&P 500 e Dow Jones negli Stati Uniti, il Nikkei in Giappone e in Europa quelli di Francoforte e Parigi, mentre il Ftse Mib di Milano si attesta sui livelli più alti dal 2008. Il Ftse Mib ha chiuso ieri in rialzo dell’1%, e oggi raggiunge un aumento dello 0,88%, portandosi a quota 32.640 punti. Il bilancio parziale della settimana evidenzia un aumento del +2,72%.
IL RUOLO DI NVIDIA NEL RALLY AZIONARIO:
La miccia del rally di ieri è stata rappresentata dai buoni conti della casa produttrice di microchip Nvidia, con il titolo in rialzo del 16%, che ha trascinato anche il Nasdaq in aumento del +2,96%. Tuttavia, i future sugli indici a Wall Street preannunciano un avvio poco mosso per la giornata di oggi.
RAFFICA DI RIALZI PER I BANCARI ITALIANI:
Nella giornata odierna, i rialzi maggiori in Italia si registrano nel settore bancario, con Mediobanca in testa al +4,63%, seguita da Generali Assicurazioni al +3,73%, Banca Generali al +3,49% e Banco Bpm al +4,05%. Le indiscrezioni di stampa riguardanti un possibile acquisto di Mediobanca da parte di Unicredit hanno fatto da catalizzatore per questi movimenti di mercato, con il premio ipotizzato del 20% sulle azioni di Mediobanca che potrebbe creare un polo a tre nel settore.
AGGIORNAMENTI SUL FRONTE DEI TITOLI DI STATO:
Riguardo ai titoli di Stato, il Tesoro ha comunicato i rendimenti minimi garantiti del Btp Valore, che potranno essere confermati o rivisti al rialzo al termine del collocamento in base alle condizioni di mercato. I rendimenti si aggirano sul 3,25% nei primi tre anni e salgono al 4,0% dal quarto al sesto anno, con un premio fedeltà dello 0,7% per chi terrà il titolo fino alla scadenza. Il collocamento avverrà dal 26 febbraio al primo marzo.
VARIAZIONI NEI BENI ENERGETICI:
Nel settore dei beni energetici, il prezzo del gas continua a scendere a minimi dal maggio 2021, fermandosi a quota 22,87 euro al megawattora, con una variazione negativa del -1,4% rispetto a ieri e del -7% rispetto alla settimana precedente. Il petrolio, invece, registra un calo dell’1,6%, attestandosi a quota 82,3 dollari al barile.
In conclusione, l’andamento dei mercati finanziari resta volatile e influenzato da molteplici fattori geopolitici ed economici, che continuano a delineare scenari di incertezza e opportunità per gli investitori. Resta da monitorare attentamente l’evoluzione della situazione internazionale e gli sviluppi delle singole società e settori, al fine di prendere decisioni informate e tempestive sui mercati.
