24enne romeno sottoposto a fermo: Duplice omicidio a Naro, arrivano i Ris

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OMICIDIO A NARO: IL DUPLICIO OMICIDIO

Ieri, dopo una giornata di indagini, è stato fermato un giovane di 24 anni già noto alle forze dell’ordine sospettato del duplice omicidio di Naro. Le vittime, entrambe donne rumene, sono state trovate morte nelle loro rispettive abitazioni nel quartiere Sant’Erasmo, a circa 150 metri di distanza l’una dall’altra. La scoperta ha immediatamente portato gli inquirenti a pensare a due femminicidi, molto probabilmente compiuti dalla stessa persona.

DINAMICA DEI FATTI

Secondo quanto emerso, una delle donne è stata accoltellata con violenza inaudita e trovata in una pozza di sangue nella sua casa, che era stata messa completamente a soqquadro. L’altra vittima, invece, sarebbe stata uccisa e poi messa su una poltrona, dato alle fiamme. Maria Rus, una delle vittime, è stata trovata carbonizzata.

AUTOPSIA IN PROGRAMMA

Oggi è in programma l’autopsia sui corpi delle vittime, Maria Rus e Delia Zarniscu, per chiarire meglio la dinamica dell’accaduto. L’autopsia è stata disposta dal pm Elettra Consoli e dall’aggiunto Salvatore Vella della Procura di Agrigento.

TESTIMONIANZE E INCHIESTA

La figlia di Maria Rus, visibilmente scossa, ha dichiarato di volere la verità sull’accaduto. Ha raccontato di essere stata contattata da una persona che le ha riferito dell’omicidio di sua madre e di come, arrivata sul posto, non le è stato permesso di entrare nella casa e ha potuto vedere la madre carbonizzata solo dalla finestra.

INDAGINI PRECEDENTI

Il sospettato del duplice omicidio era già noto alle forze dell’ordine e alla Procura di Agrigento per aver compiuto recenti reati. Era stato indagato per furto ai danni di una ditta agricola e per avere appiccato un incendio a una delle serre dell’impresa. Nonostante ciò, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande dei pm e dei carabinieri.

SOSPETTO SU FUGA E ARRESTO

Dopo il fermo, il sospettato si trova attualmente in carcere ad Agrigento e è verosimile che verrà sottoposto a interrogatorio per la convalida del provvedimento di fermo. L’obiettivo delle forze dell’ordine è ora capire il motivo dietro questi terribili omicidi e portare chi è colpevole di questi terribili gesti davanti alla giustizia.

L’intervento delle forze dell’ordine e degli inquirenti è stato fondamentale per dare un nome e un volto alla persona sospettata di essere dietro questi atroci omicidi. Resta ora il compito di far luce sugli avvenimenti e portare giustizia alle vittime e ai loro cari.

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